“Anziani, distribuiti su due piani: venti al primo e quindici al secondo, si trovavano in un contesto di assoluta sporcizia di tutti gli ambienti della struttura”. È quanto accertato al loro arrivo, mercoledì 25 marzo, dagli operatori della Messina Social City inviati dal sindaco Cateno De Luca per un sopralluogo nella casa di riposo “Come d’incanto”. Fin qui sono già dieci gli ospiti deceduti per il contagio da Covid-19 mentre un’altra sessantina è risultata positiva.
La presidente dell’associazione, Valeria Asquini, lo scrive in una relazione inviata, oltre che al sindaco, anche alla Procura, all’Asp e al prefetto Maria Carmela Librizzi e diffusa dall’agenzia Ansa. Eccone alcuni stralci: “Nel terrazzo risultano abbandonati numerosi sacchi industriali per la differenziata contenenti rifiuti speciali e non. La lavanderia si presentava anch’essa colma di biancheria sporca, accantonata in cumuli. Molti anziani hanno vestiti sporchi, anche di sostanze organiche, che gli operatori, appena giunti, hanno provveduto con immediatezza ad eliminare. Le condizioni igieniche della Casa sono molto precarie, tutti i bagni sono sporchi e la struttura è igienicamente inadeguata”.
“Al secondo piano – prosegue la relazione – sono stati trovati alcuni anziani nudi, senza vestiti né lenzuola. Al primo piano diversi anziani sono abbandonati a loro stessi e soltanto qualcuno di loro è limitatamente autosufficiente. Mancavano detergenti per igiene, pannoloni di tutte le misure, i presidi per lavarli, spugnette usa e getta, asciugamani usa e getta, piccoli e grandi, latte ed i generi di prima necessità“. Adesso sarà con ogni probabilità la Magistratura a certificare eventuali responsabilità.