È tornata la calma agli imbarcaderi verso la Sicilia, a Villa San Giovanni. Dopo oltre 72 ore di fermo, nella notte da Roma è arrivata l’autorizzazione per l’imbarco di un centinaio di persone rimaste bloccate perché prive di un motivo valido per spostarsi e per il blocco agli sbarchi dal Continente disposto dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci.
Nei due piazzali di stoccaggio degli autoveicoli si erano accumulate centinaia di auto e Tir. Dopo un primo parziale sblocco nella serata di martedì, è arrivata l’apertura dei varchi che ha consentito a tutti di oltrepassare lo Stretto e raggiungere la Sicilia. Prima della loro partenza, tutte le persone bloccate, sono state identificate, registrate e invitate, una volta giunte nei luoghi di residenza a sottoporsi a quarantena volontaria. Non è escluso che nei loro confronti vengano comminate le sanzioni previste dai diversi Decreti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Soddisfatta la presidente della Regione Calabria Jole Santelli: “Sono sollevata: è importante che la vicenda di Villa San Giovanni si sia risolta con l’arrivo in Sicilia delle ultime persone che non erano riuscite a traghettare. È stata una situazione che poteva degenerare e che ha messo a dura prova la comunità e per questo ringrazio il sindaco di Villa San Giovanni e i cittadini per la pazienza e l’impegno”.
“Si è arrivati alla soluzione – prosegue – grazie all’interessamento del ministro dell’interno Luciana Lamorgese e al lavoro silenzioso della Regione Calabria. Riteniamo che in questa circostanza la sobrietà e l’impegno senza clamore siano strumenti necessari”.
Chiuso un caso, il sindaco di Messina Cateno De Luca ne apre un altro. “Sono all’Hotel Europa, in cui stazionano circa cento persone, ferme da ieri. Rappresentano una parte di quelli che erano bloccati a Villa San Giovanni. Occupo l’albergo e sarò l’ultimo ad uscire. Ci resterò fino a quando le persone all’interno saranno scortate alle relative residenze, dove osserveranno la quarantena”.
Il primo cittadino, ormai stabilmente protagonista su carta stampata ed emittenti televisive nazionali e locali, lancia l’ennesimo guanto di sfida: “Ieri notte qualcuno di loro è stato liberato dal Prefetto di Reggio Calabria. Saranno contattati tutti i sindaci dei Comuni di destinazione. Ci sono anche bambini di otto mesi, con delicati profili sanitari. Rischiamo di morire di mala burocrazia oltre che di Coronavirus”.