Sono complessivamente 130 i pazienti risultati positivi al Coronavirus in Sicilia, 15 più rispetto al bollettino del giorno precedente. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di venerdì, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi negativi analizzati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 1.496, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 130 campioni (appunto 15 in più). Risultano ricoverati 44 pazienti (dieci a Palermo, quindici a Catania, sei a Messina, uno a Caltanissetta, quattro ad Agrigento, due a Enna, due a Siracusa e quattro a Trapani) di cui sette in terapia intensiva, mentre 82 sono in isolamento domiciliare. Due sono guariti e due fin qui deceduti.
Nel frattempo una seduta della Giunta regionale è stata dedicata interamente all’emergenza Coronavirus in Sicilia. Il governo Musumeci – riunito eccezionalmente in video conferenza tra Palermo e Catania – ha dato il via libera a provvedimenti, straordinari e urgenti, che coinvolgono vari rami dell’Amministrazione: dalla Salute alla Funzione pubblica, dalle Autonomie locali alle Attività produttive all’Economia.
“Mentre al governo nazionale – ha evidenziato il presidente della Regione – abbiamo ancora sollecitato strumenti sanitari per la rianimazione, mezzi di protezione personale e misure urgenti di carattere sanitario ed economico, siamo già passati a deliberare i primi provvedimenti di nostra competenza. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità, avendo già ascoltato anche le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Uno sforzo che possa far fronte all’eventuale evoluzione dell’epidemia e attenuare la devastante crisi economica che lascerà questo fenomeno nella nostra Isola”.
I provvedimenti approvati riguardano la realizzazione dei cosiddetti Covid-Hospital, il reclutamento di personale sanitario, fino al coinvolgimento di professionisti attualmente impegnati nell’ospedalità privata, l’acquisto di nuove attrezzature sanitarie, la moratoria per i mutui a favore delle imprese, le disposizioni per i dipendenti degli uffici regionali, il rinvio delle elezioni nei Comuni, l’annullamento della partecipazione alle fiere in Italia e all’estero.