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Coronavirus, secondo decesso in Sicilia. Razza: “Nave ospedale? Valutiamo”

Un uomo di 58 anni è morto ieri, per insufficienza cardiorespiratoria, all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. E’ il secondo caso nel territorio. L’altro era un anziano di 80 anni di Sortino (Sr). Il paziente era giunto nel nosocomio in ambulanza, in uno stato molto critico, con gravi difficoltà respiratorie, riferendo uno stato febbrile presente già da diversi giorni. Sono stati così effettuati immediatamente: una Tac, che ha mostrato una polmonite interstiziale in fase avanzata e il tampone per il Coronavirus, successivamente risultato positivo. È stato, quindi, intubato e posto in isolamento. Dopo qualche ora è avvenuto il decesso. In via precauzionale sono state avviate tutte le procedure previste dal protocollo: isolamento dei contatti stretti, sanificazione dei percorsi e della struttura in cui il paziente lavorava.

L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, ad Agorà, trasmissione di Raitre, ha parlato delle possibili soluzioni volte ad implementare i posti letto disponibili: “Ci è stata data la disponibilità anche di una nave ospedale, ed è ovviamente una fase a cui dobbiamo pensare. Noi abbiamo elaborato un piano con più ospedali che si stanno convertendo e che saranno dedicati al Coronavirus. La nave è una possibilità che non vogliamo escludere, ma intanto si parte dalla struttura ospedaliera realizzando mille posti letto dedicati entro una settimana”.

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Un medico di base compila una ricetta (foto Ansa)

“Noi condividiamo questo momento di coesione nazionale e di responsabilità – ha aggiunto – ma abbiamo bisogno di un’equa distribuzione delle risorse: i dispositivi di protezione individuale sono diventati una necessità. E siccome la Protezione civile si è fatta carico della distruzione di tutto il fabbisogno nazionale, noi abbiamo bisogno, e sono certo, il contatto con il governo è costante, che si stanno adottando tutte le migliori sinergie per potere distribuire in maniera celere i dispositivi”.

“Ci vuole una indicazione molto forte per una permanenza a casa, soprattutto di tutti i giovani. Nel Decreto del presidente del consiglio dei ministri sono state date delle indicazioni, non è espresso con adeguata chiarezza quanto sia importante soprattutto da chi viene da altre regioni che sia sottoposto non a una quarantena volontaria, ma obbligatoria. Oggi c’è un mestiere che tutti dobbiamo svolgere: è quello di cittadino” ha poi detto l’assessore regionale alla Salute in Sicilia, Ruggero Razza.

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