A mettere tutti d’accordo ci penserà l’emergenza coronavirus, in virtù della quale saranno chiusi tutti gli impianti, anche gli stadi di serie D. Mentre sul fronte prettamente tecnico, sono principalmente due le criticità contestate dalla Commissione di Vigilanza all’Acr Messina, concessionaria del “Franco Scoglio”.
Nel corso della seduta è stata analizzata una relazione firmata dal dirigente del Dipartimento Manutenzione Impianti Sportivi del Comune, l’ingegnere Orazio Scandurra, contestata dal presidente dell’Acr Messina Pietro Sciotto, al quale il documento non sarebbe mai stato notificato.
In particolare, la Commissione ha messo in dubbio la funzionalità dell’impianto di rilevazione incendi in Curva Sud. Dal momento che il Fc Messina non utilizza quel settore, che resterà chiuso, la questione sarebbe risolvibile, almeno per il prossimo match.
La nota dolente resta invece il mancato funzionamento dell’Ups, contestato dalla Commissione. Motivo per il quale Sciotto si è impegnato a fornire un gruppo elettrogeno alternativo. Una prescrizione quindi che preoccupa molto di più.
Già superata invece la questione dei boiler. Dopo il caso dei led, l’Acr ha ricevuto una diffida in merito all’installazione di alcuni scaldabagni all’interno dello stadio. Una soluzione individuata per risolvere i problemi relativi alla caldaia, che aveva lasciato Fc Messina, Nola e terna arbitrale senza acqua calda lo scorso 9 febbraio.
La società della famiglia Sciotto non avrebbe infatti comunicato preventivamente al Comune la necessità di installarli, producendo il contestuale progetto per l’approvazione. Motivo per il quale è stata richiesta la rimozione degli stessi scaldabagni, un po’ come era avvenuto soltanto qualche settimana prima con i led installati invece dal Fc. I boiler sono stati già smontati e quindi questa criticità si può considerare risolta, tanto che non è stata oggetto di analisi in Commissione.
Nel frattempo, è emerso che il dimissionario Giuseppe Leone è già stato rimpiazzato da un nuovo delegato allo stadio e responsabile della sicurezza, Antonino Quartarone, ex vice questore che ricoprì lo stesso incarico nell’Acr nel corso della stagione 2017-2018. Un ritorno insomma per la società peloritana.
Tornando alla stracittadina con il Fc, le porte chiuse sembrano inevitabili in virtù degli annunciati provvedimenti da parte del Governo, che imporrà un mese senza pubblico sugli spalti, in tutte le categorie, per l’emergenza coronavirus, che ha già originato 107 morti nel Paese e quasi tremila contagiati.
Soltanto un eventuale rinvio potrebbe consentire quindi di immaginare una stracittadina con il pubblico sugli spalti. L’ipotesi è stata prospettata nel corso della riunione dalla Commissione e dal Comune, anche per dare più tempo all’Acr per effettuare gli interventi di messa a norma richiesti, ma il presidente Pietro Sciotto l’ha respinta categoricamente. Una scelta di cui dovrà inevitabilmente assumersi la responsabilità.
I due club comunque dopo domenica non scenderanno in campo fino al 22 marzo. Nel weekend del 15 infatti è in programma la Viareggio Cup, il torneo giovanile in concomitanza con il quale si ferma per una settimana il campionato di serie D. Resta peraltro da capire se l’emergenza coronavirus avrà ripercussioni anche su quell’evento.