Neppure il quarto allenatore della stagione è riuscito a interrompere l’emorragia in trasferta. L’Acr 3.0 della gestione Sciotto ha già collezionato tredici sconfitte sul campo, tra campionato e Coppa Italia, conquistando appena un punto, il pareggio acciuffato in extremis a Castrovillari, nelle ultime sette trasferte. Senza la vittoria maturata a tavolino grazie a un ricorso contro l’Acireale, i sei punti residui di margine sui play-out sarebbero oggi la metà…
Si è riusciti a fare peggio anche rispetto al biennio precedente. Il primo Messina targato Venuto-Modica, che si fermò a un passo dai play-off, perse nove gare in tutto il campionato. Mentre quello passato di mano tra Infantino e Biagioni, che accumulò tredici battute d’arresto complessive, aveva almeno compensato le delusioni centrando ben sette vittorie consecutive in Coppa Italia, raggiungendo la finale con il Matelica poi persa a Latina.
Anche a Roccella, un campo sul quale in tre anni è maturato appena un pareggio, sono emersi in modo inequivocabile le lacune caratteriali di un gruppo costruito male e mai in grado di imprimere una svolta duratura alla sua annata, nonostante i puntelli di mercato. Per guardare il bicchiere mezzo pieno, non può bastare la terza rete stagionale, la seconda consecutiva, di Rossetti, né la qualità di Arcidiacono, peraltro ancora a secco di reti.
Il -10 dai playoff, diventato in fretta l’obiettivo di scorta, ormai miseramente fallito, dice tutto, dopo i proclami estivi, che fanno il paio peraltro con quelli del precedente biennio. La classifica fotografa insomma la mediocrità dell’ennesima annata in cui i propositi di risalita sono rimasti sulla carta.
L’amministratore delegato Paolo Sciotto e il tecnico Andrea Pensabene, unici a parlare in quattro – lunghissime – settimane di silenzio stampa, hanno ribadito che non vi sono problematiche economiche, mentre il tecnico uscente Karel Zeman nelle sue ultime dichiarazioni aveva sostenuto il contrario. Di certo la squadra non sembra tranquilla e le clamorose topiche difensive sono inspiegabili per un gruppo che sembra avere smarrito motivazioni e qualità.
Proprio come era accaduto ai tanti protagonisti transitati in riva allo Stretto in questi anni, a conferma di un trend che non sembra arrestarsi. A intervalli regolari, sui social o nelle indiscrezioni stampa, rispuntano – non ufficialmente, sia chiaro – i propositi di disimpegno della proprietà, che nelle ultime ore avrebbe iniziato a valutare decisioni drastiche anche in virtù della dura e costante contestazione da parte della tifoseria organizzata.
Peraltro i risultati, eccellenti, del Fc Messina stridono ulteriormente con il nuovo fallimento dell’Acr, atteso adesso dalla sfida con il Licata e poi proprio dalla stracittadina. Un doppio incrocio così significativo basterà per pungolare l’orgoglio di un gruppo fin qui inerme?
La squadra ha ripreso la preparazione al “Franco Scoglio” in un clima non certo festoso. La società nel frattempo ha mantenuto la promessa relativa alla merce acquistata a inizio anno dai tifosi sulla piattaforma di crowdfunding. Non tutti i tifosi convocati hanno risposto all’appello, per cui è già prevista un’ulteriore data in cui verrà completata la distribuzione delle ricompense per i beneficiari.