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L’Acr confida sull’effetto Pensabene. A Roccella per sbloccarsi dopo tre mesi

L’Acr continua a lavorare in silenzio. Le prime dichiarazioni del nuovo allenatore Andrea Pensabene, il quarto differente manico a cui la proprietà ha affidato le chiavi del suo Messina, e la sortita dell’amministratore delegato Paolo Sciotto, che ha fatto chiarezza su vari punti – gestione dello stadio, pannelli a led e crowdfunding su tutti –, hanno rappresentato infatti una semplice parentesi. E per la terza settimana consecutiva è stato quindi confermato il silenzio stampa imposto a tutti i tesserati.

Crucitti e compagni hanno svolto mercoledì una doppia seduta di allenamenti, alternandosi tra il “Garden Sport” di Mili Marina e il “Franco Scoglio”, per preparare la trasferta di domenica sul campo del Roccella, sprofondato in penultima posizione dopo il successo del San Tommaso a Palmi. Dopo la confortante reazione d’orgoglio seguita alle dimissioni del tecnico Karel Zeman, si cerca ovviamente continuità, anche per scacciare il rischio del possibile anonimato. Il ritorno, dopo nove anni, di Pensabene sembra avere già sortito gli effetti sperati ma occorrono ovviamente nuove conferme.

Andrea Pensabene
Il nuovo tecnico dell’Acr Messina Andrea Pensabene (foto Radio Night)

La grande discontinuità mostrata fin qui dal Roccella mette a rischio il mantenimento della categoria. I calabresi sono stati sconfitti in trasferta per ben dieci volte, mentre dodici degli appena 19 punti all’attivo sono arrivati tra le mura amiche. Anche in casa la formazione della provincia di Reggio Calabria ha conquistato appena due successi, contro Biancavilla e Acireale, bloccando però sul pari formazioni di spessore come Savoia, Licata e Giugliano. Nola, Marsala e Palermo le tre in grado di riportarsi a casa l’intera posta in palio.

Un successo, che in trasferta manca ormai dall’esordio di Zeman a Corigliano, datato 10 novembre, più di tre mesi fa, rappresenterebbe la definitiva ipoteca su una permanenza che comunque non è certo in discussione (ben nove i punti di margine sul Marina di Ragusa) e aprirebbe magari altri scenari, con lo stesso Pensabene che non ha assolutamente escluso l’obiettivo playoff. Tanto più che l’Acireale attende l’ennesima penalizzazione che ridurrebbe il distacco dal quinto posto. Tanto più che poi i peloritani saranno di scena per ben tre partite di fila al “Franco Scoglio”, contro Licata, Fc Messina e Corigliano.

Emiliano
Emiliano e compagni contestano un fischio arbitrale (foto Nino La Macchia)

Intanto, a meno di clamorose opportunità tra gli svincolati, il mercato sembra un capitolo chiuso. Tanto più che alcuni under ingaggiati a dicembre non sono ancora stati sfruttati a dovere, anche per via di problematiche fisiche. È il caso di Puglisi, Vuolo e soprattutto Licciardello, appena rientrato in gruppo dopo un problema alla coscia ma costretto ancora a non forzare i ritmi. Ma anche di over un po’ chiusi nei rispettivi ruoli, come Cinquegrana e Famà. La rivoluzione dicembrina non è stata insomma sfruttata a dovere, al netto di tante rinunce, che hanno stravolto l’organico allestito in estate.

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