Se i successi con Valdinisi e Ciclope Bronte sono stati dei validi indizi, il pareggio contro l’Atletico Messina è stata la prova. La Messana vive un momento di forma e i tre risultati utili consecutivi conseguiti sin qui rappresentano un ottimo bottino per la corsa salvezza, ma soprattutto aumentano l’autostima di un gruppo che sembra essersi lasciato dietro le paure mostrate fino a poche settimane fa. Per la seconda volta in stagione, la Messana frena la corsa dell’Atletico Messina, già battuto all’andata e poi fermato sullo 0-0 sabato scorso, al termine di una sfida in cui sono proprio i ragazzi di Lucà a doversi mangiare le mani per aver interpretato meglio la gara e creato un maggior numero di palle gol.
Protagonista in positivo del derby è stato Giovanni Iovine, che tra un esame universitario e l’altro sta trovando anche il tempo per sfoggiare ottime prestazioni: “Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo, avevamo davanti una squadra forte, che magari per problemi che non conosco non sta rispettando le attese, ma basta vedere i nomi di cui dispone l’Atletico Messina per capire che abbiamo fermato una grande squadra. Abbiamo giocato una partita ai limiti della perfezione, ci è mancato solo gol e credo che sarebbe stato anche meritato perché abbiamo dominato la gara per lunghi tratti. Volevamo dare continuità alle due vittorie consecutive e ci siamo riusciti, ma c’è la delusione per non aver portato a casa una vittoria meritata. E’ un momento positivo, per settimane ci siamo ripetuti che volevamo dimostrare di valere più dei punti e della classifica che abbiamo”.
Qualcosa, però, è scattato nella mente dei giocatori della Messana. Iovine spiega: “Spesso le stagioni sono indirizzate da momenti. Noi abbiamo affrontato molte partite in modo sbagliato, tiravamo i remi in barca al primo gol subito e crollavamo, penso ad alcune prestazioni ai limiti del tollerabile come quella di Viagrande. Poi succede che al 94’ a Valdinisi ci abbiano dato un rigore netto e abbiamo vinto la partita, qualcosa nella nostra testa è cambiato. Abbiamo capito che certe partite le possiamo portare a casa. Lo dobbiamo a noi stessi, ma soprattutto alla società e al mister che non ci hanno mai caricato di responsabilità lasciandoci sempre tranquilli”.
Adesso l’importante è non fermarsi, perché la corsa verso la salvezza non consente distrazioni: “Contro il Motta Sant’Anastasia sarà una gara tosta, avremo davanti una squadra forte, che si trova in zona playoff. Noi, però, vogliamo continuare a fare risultati positivi, non partiamo battuti e affrontiamo ogni partita per vincere”.