Se il Fc Messina è riuscito a risalire la classifica ha innegabili meriti la retroguardia, capace di incassare appena tre reti nelle ultime dieci giornate, con la pericolosa sbandata di Cittanova. Il portiere Francesco Marone, protagonista di un buon impatto in riva allo Stretto, si schernisce: “Non è mai merito del singolo ma è frutto del lavoro di squadra. Siamo compatti, in tutti i ruoli, e ci sacrifichiamo. Personalmente spero di mantenere questa continuità per portare questa squadra dove merita. Sarà fondamentale essere concentrati. Il livello rispetto all’anno scorso si è alzato molto”.
Il Palermo ha vinto ben sedici gare su ventuno, otto in casa e altrettante fuori. Il Fc ci arriva dopo una serie positiva: “L’abbiamo preparata bene e ci arriviamo benissimo sul fronte dei risultati. Le assenze non hanno pesato e presto Carbonaro e Melillo ci daranno di nuovo una mano. Paolo l’ho visto bene, al rientro in città, vedremo se potrà subito scendere in campo”.
Marone si è ambientato in fretta, scavalcando Aiello nelle gerarchie: “Il gruppo è fantastico, mi hanno accolto alla grande fin dai primi giorni. Se stai bene fuori va meglio anche in campo. Il mister ci tiene sulle spine e nessuno è certo della maglia da titolare. Il direttore aveva molte aspettative, spero di ripagarli”.
I peloritani dovranno fare i conti con un consistente fattore campo: “Per noi è una partita come le altre, con tutto il rispetto per la capolista. Sicuramente siamo attesi da una partita maschia e agguerrita, che si giocherà davanti a una grande cornice di pubblico, come mi era capitato l’anno scorso al “San Nicola” di Bari”.
Marone è reduce infatti da una felice esperienza con il Portici, protagonista di una grande annata: “Ringrazio la società, che mi ha fatto crescere come calciatore. Ricordo sempre con piacere la partita con la Turris, il 2-1 in casa, e i playoff. Una favola, perché eravamo partiti per salvarci e siamo arrivati tra le grandi con una rosa molto giovane”.
In precedenza importanti esperienze nella sua Campania: “Ho iniziato ad Avellino, poi gli Allievi Nazionali della Salernitana e la D nell’anno della Primavera. Nella Paganese sono stato soltanto il terzo portiere, anche se mi ha aiutato avere Gomis davanti. Si cresce anche guardando i movimenti di chi è titolare”.
Da Palermo, sul campo della dominatrice del torneo, iniziano però alcuni test durissimi, che vedranno poi i peloritani affrontare anche Giugliano, Savoia e Acireale: “Un ciclo terribile. I risultati ci stanno consentendo anche di stuzzicare l’interesse del pubblico. Dovremo restare uniti, per affrontarlo al meglio. Anche Falco, che è appena arrivato, si è subito ambientato grazie allo spogliatoio. Siamo contenti, ci darà una mano”.