Al Clan Off Teatro, questo fine settimana, un spettacolo imperdibile, atteso e pluripremiato con regia di Saverio Tavano. Si tratta di “Patres”, quinto appuntamento della Stagione Teatrale “Riflessioni”, targato Clan degli Attori. Sulla riva bagnata dal Mar Tirreno, un giovane Telemaco di Calabria scruta, senza realmente vederlo, quell’orizzonte che lo separa dal padre. L’attesa a svelare il distacco, la mancanza. L’attesa a tradurre il desiderio, di familiarità o conoscenza.
Il nostos dei greci è del resto viaggio, nostalgia e, finanche, dolore. Perché chi resta è orfano, ereditiere del nulla e costretto pertanto a recuperare quello scarto tra presente e passato che connota l’individuo nell’Universo. Il giovane tende le mani verso il mare. Un gesto semplice nella complessità della paralisi di chi attende. Il mare di rimando è lì a scrutarlo, a tendergli metaforicamente la mano e a guidarlo nel cammino da compiere in una terra molte volte ostile. L’erranza è un rischio. Specie se attendi quel pater che ti ha legato a una corda affinché non ti perdessi ed è fuggito via, inseguendo il sogno delle spiagge esotiche di Santo Domingo. E non è esattamente come aspettare Godot, ma è pur vero che l’attesa di un Ulisse senza patria e senza il coraggio della testimonianza può rivelarsi parimenti vana. Lo spettacolo ha ricevuto diversi riconoscimenti: Premio Pradella Teatro dei Filodrammatici 2018; Miglior spettacolo Festival Inventaria 2014; Premio contro le mafie del MEI 2014; Secondo premio al Festival Teatrale di Resistenza Museo Cervi. L’appuntamento con “Patres” è per sabato 25 gennaio alle ore 18.30 ed alle ore 21.30 e domenica 26 gennaio alle ore 18.30.