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Anche le rocce si sgretolano. Addio a Gianfranco Garbuglia, 144 gare con il Messina

Si è spento all’età di 79 anni Gianfranco Garbuglia, ex difensore del Messina degli anni sessanta. Nato a Corridonia, in provincia di Macerata, il 24 novembre del 1940, Garbuglia arrivò sulla riva siciliana dello Stretto all’inizio della stagione 1964-65. Era il Messina che aveva ottenuto una storica salvezza alla sua prima apparizione in massima serie.

Dopo il “miracolo” Umberto Mannocci va ad allenare la Lazio e porta con sé nella capitale Fascetti e Dotti. Al Messina arriva dal club laziale il roccioso terzino marchigiano Gianfranco Garbuglia che con i biancocelesti aveva collezionato 22 presenze nella stagione precedente. Con la maglia biancoscudata, “er gatto”, così lo chiamavano i tifosi della Lazio, ha giocato per cinque campionati dalla serie A alla serie C.

Gianfranco Garbuglia
Gianfranco Garbuglia. I tifosi messinesi lo avevano ribattezzato “cori ranni”

Trentaquattro le presenze in massima serie con i giallorossi a partire dalla gara di esordio al “Celeste” contro la Juventus, il 13 settembre del ‘64 (1-1 con gol di Bagatti per i peloritani e Menichelli per i bianconeri). La squadra allenata da Tonino Colomban si classifica al penultimo posto con soli 22 punti all’attivo e a fine stagione retrocede nella serie cadetta. Garbuglia intanto ha conquistato il cuore dei tifosi giallorossi, grazie alla sua grinta ed al cuore che mette in campo. Viene quindi confermato ma tornerà sul terreno di gioco alla 13’ giornata, 0-0 al Celeste contro il Mantova.

Nella stagione 1965-66 saranno 18 le presenze per il difensore marchigiano, mentre i giallorossi chiudono in settima posizione con 38 punti e la terza difesa del campionato. Nella stagione 1966-67, con Colomban ancora in panchina, Garbuglia gioca 31 partite con i biancoscudati che si piazzeranno undicesimi con 37 punti. L’entusiasmo dei giorni belli sta scemando, il Messina con una formazione poco rinnovata affronta il campionato 1967-68 e si affida a Mannocci nella speranza che ripeta i risultati ottenuti qualche anno prima. Brutta partenza, poi un finale in netta ripresa consente ai giallorossi di appaiare, a quota 36, altre quattro squadre che si giocheranno agli spareggi la permanenza nella cadetteria. Ma gli spareggi saranno fatali al Messina che non vincerà una sola partita.

Dopo i fasti della serie A, dopo tre stagioni in B, Messina calcistica conosce l’onta della retrocessione in terza serie. Garbuglia colleziona 38 presenze e rimane in Sicilia anche in serie C. La stagione 1968-69 sarà l’ultima del roccioso difensore marchigiano in riva allo Stretto. Saranno 28 le sue presenze in campo, mentre il Messina si classificherà in ottava posizione con 37 punti. Ultima gara in giallorosso a Caserta il 22 giugno del 1969. Le strade di Garbuglia e del Messina si dividono, dopo 144 presenze in campionato e 2 in Coppa Italia. Garbuglia passerà al Potenza dove chiuderà la propria carriera di calciatore nel 1973 per ritirarsi nella sua Corridonia. I funerali di Gianfranco Garbuglia si terranno mercoledì 22 gennaio alle 15 nella chiesa dei santi Pietro, Paolo e Donato. Alla famiglia Garbuglia le condoglianze della redazione di Messinasportiva.

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