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Sant’Agata, Iraci non alza bandiera bianca: “Il campionato non è ancora chiuso”

Il pareggio di Palazzolo ha allontanato ulteriormente la vetta della classifica, adesso distante ben otto punti. In casa Sant’Agata c’è comunque voglia di non mollare, dopo tutto il girone di ritorno è appena iniziato, anche se il Paternò sta marciando ad un ritmo impressionante. Neanche Benny Iraci conosce il significato della parola resa, lui ha sposato questo progetto per portare i nebroidei in Serie D, obiettivo che la squadra di Ferrara insegue dall’inizio della stagione a suon di gol, tanto che i biancoazzurri sono il miglior attacco del girone.

Benny Iraci
Benny Iraci è il grande colpo del mercato del Sant’Agata

È arrivato in estate per spostare gli equilibri, i gol e le prestazioni non stanno deludendo le attese, ma Iraci non sembra accontentarsi: “Io credo che nel calcio si possa sempre migliorare – ha sottolineato l’ex Canicattì – mi alleno quotidianamente per questo. Facciamo un calcio abbastanza spregiudicato e piacevole, talvolta concediamo un po’ troppo in fase difensiva, ma è normale, non esiste il modulo di gioco in cui si segna senza subire qualcosa. Credo che se miglioriamo la fase difensiva allora possano aumentare le nostre chance di arrivare all’obiettivo”.

Sul campionato Iraci vuole giocarsela fino alla fine: “E’ inutile nascondersi, otto punti sono molti anche perché il Paternò sta andando davvero forte, non sembra steccare neanche una partita. Questo Sant’Agata, però, è composto da ragazzi che non si arrendono, ancora ci sono tanti scontri diretti da giocare. Fino a quando la matematica non ci condanna abbiamo l’obbligo di giocare per tenere viva la speranza. Ancora dobbiamo affrontare il Paternò davanti al nostro pubblico, dobbiamo giocare le prossime partite per rosicchiare qualche punto arrivando allo scontro diretto con un distacco inferiore. Se alla fine del campionato loro saranno davanti a noi gli batteremo le mani e gli faremo i complimenti”.

Iraci
Iraci esulta dopo un gol

In quest’ottica la gara del “Fresina” contro l’Atletico Catania è di quelle da non sbagliare: “Sappiamo che a dicembre si sono rinforzati prendendo giocatori d’esperienza che gli possano garantire la salvezza. Solitamente quest’anno questo genere di partite non le sbagliamo e dobbiamo continuare così, non dobbiamo stare a pensare alle eventuali difficoltà dell’avversario. D’ora in poi dovremo affrontare ogni gara come se davanti a noi avessimo il Paternò”.

Iraci torna a parlare della sfida di Palazzolo, caratterizzata da numerose polemiche arbitrali: “Dalle polemiche uscite nel post-gara sembrava che fossimo stati favoriti, ma se si analizzano determinate situazioni si vede che non è così. Abbiamo raggiunto il pareggio in chiusura di primo tempo quando loro erano già in dieci. La superiorità numerica, però, non l’abbiamo sfruttata a pieno per via dell’espulsione di Calafiore nell’intervallo. Giocare la ripresa in parità e con un uomo in più avrebbe portato l’inerzia della gara dalla nostra parte. Avevamo davanti un’ottima squadra e il pareggio me lo tengo stretto, però forse se gli episodi fossero stati interpretati diversamente avremmo parlato di un altro risultato”.

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