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SOS targa… Penalizzazioni e immatricolazione l’assillo dei piloti

Anche quest’anno con l’avvio della stagione agonistica, il pensiero fisso di ogni pilota, più delle varie traiettorie da seguire nelle speciali, più della tecnica di guida, più degli sfottò con gli amici, sarà: e se dovessi perdere la targa?

Difatti, oltre le possibili penalizzazioni in termini di secondi inflitti dai commissari di gara, la questione più “dannosa” è quella relativa all re-immatricolazione del mezzo (che costa ben 250 €).

A tal fine, la FMI, che per l’enduro agonistico ha sempre fatto del rispetto delle regole il pilastro con il quale dialogare con le varie Autorità che spesso osteggiano la pratica di questa disciplina, ha da anni intrapreso una “battaglia” per poter modificare l’articolo 100 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 286, concernente la possibilità di utilizzo del famoso “targhino” durante le manifestazioni sportive.

La modifica al Codice della Strada sul tema della targa sostitutiva è attesa da anni e l’ultimo aggiornamento risale al 19 luglio 2017 allorquando la Commissione Trasporti ha discusso, tra gli altri, dell’emendamento di modifica al Codice della Strada, senza che però vi sia stata soluzione.

Per essere in regola il nuovo “targhino” o targa sostitutiva dovrà essere stampata su supporto rigido plastico in PVC ed “avere il fondo giallo che distingue la targa sostitutiva, con cifre e lettere nere che devono mantenere le caratteristiche dimensionali identiche alla targa che si sostituisce, garantendo la visibilità e la posizione richiesta dal regolamento per le targhe originali”.

Tutto il circus enduristico, intanto, resta alla finestra in attesa di una possibile soluzione positiva, e noi dal canto nostro continueremo a pregare il Dio dell’enduro affinché non ci faccia perdere la targa…

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