L’1-1 di Acquedolci vale il pass per i quarti di finale di Coppa Italia per l’S.S. Milazzo che, dopo aver vinto 1-0 la gara d’andata, supera uno scoglio difficile, contro una delle migliori del girone B. Per la compagine mamertina la Coppa Italia non è affatto un obiettivo secondario ed a confermarlo è proprio il centrocampista Giovanni Arena: “Siamo contenti del passaggio del turno. Teniamo alla Coppa, è un obiettivo da perseguire fino alla fine, adesso siamo arrivati ai quarti e non vogliamo fermarci”.
E’ però obbligatorio un passo indietro, al pirotecnico successo per 4-3 in casa del Valdinisi, in una gara dai due volti. Il primo è quello rappresentato da una squadra cinica e costruttiva, capace di far valere la propria superiorità tecnica in un campo comunque complicato, così com’è stato effettivamente per 70 minuti. L’altro, però, è quello di un S.S. Milazzo che non si può permettere di staccare la spina e di gestire il risultato, come avvenuto negli ultimi 20 minuti, quando il Valdinisi ha messo a segno le due reti che hanno riaperto il discorso.
Un blackout che Giovanni Arena ha spiegato così: “Si è trattato di un momento in cui abbiamo abbassato i ritmi e forse abbiamo anche staccato un po’ la spina per via del risultato. Sul 4-1 abbiamo tutti dato per certa la vittoria. Sappiamo benissimo che è una cosa che non deve capitare ma certe volte nel calcio succede, soprattutto se stai vincendo con un margine abbastanza largo com’è capitato a noi. Però abbiamo visto come in questa categoria non puoi girarti un attimo che rischi di compromettere partite già in cassaforte. Volevamo vincere dopo il pareggio con lo Sporting Taormina e ci siamo riusciti. Non credo che quella col Valdinisi sia stata la nostra miglior prestazione. Sin qui stiamo mantenendo un andamento abbastanza regolare, molte volte abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo, domenica scorsa forse fino al 70’ non avevamo espresso una prestazione tale da poter giustificare un 4-1 fuori casa”.
All’orizzonte c’è la sfida interna con il Ciclope Bronte, una di quelle gare da non fallire: “In casa abbiamo ottenuto qualche pareggio di troppo, spesso meritando la vittoria e questo ci dispiace perché i tifosi ci seguono sempre con grande affetto e passione. Affronteremo una classica squadra di categoria ben organizzata e compatta, ma vogliamo vincere anche perché non ci possiamo permettere di perdere ulteriore terreno dalla vetta. Piano piano stanno rientrando anche molti miei compagni che non erano al top, questo fattore ha inciso anche perché il mister non ha mai avuto la rosa al completo”.
Già, la vetta, quell’obiettivo appena sfiorato poche settimane fa e distante adesso cinque lunghezze, segno di un campionato dove nulla è deciso e tutto può accadere: “Secondo molti noi non siamo i favoriti, ma questo ci sta bene perché ci toglie delle pressioni. Credo che però sia evidente come negli scontri diretti ce la siamo giocata ad armi pari con tutti. Tutto, quindi, può succedere. L’Aci S. Antonio occupa il primo posto e sin qui ha dimostrato di essere una squadra tosta, quadrata e brava a portare a casa le partite sfruttando al massimo gli episodi, ma non mi ha impressionato. Ci sono tutti i presupposti per vedere un campionato avvincente fino all’ultimo”.