Il tecnico Massimo Costantino ha voluto congedarsi dal Football Club Messina, organizzando un’inusuale conferenza stampa, un po’ come accadde dopo l’addio di Giacomo Modica all’Acr.
L’ex allenatore della Vigor Lamezia, che paga il ko con il Castrovillari e troppi alti e bassi nonostante i cinque risultati utili consecutivi precedenti, ha ringraziato la società per la parentesi in riva allo Stretto: “Sono stato bene, sia in società che in città, anche se non l’ho vissuta molto, considerato che con la squadra ci siamo allenati a Giammoro e risiedevo a Milazzo. I tifosi hanno sempre fatto sentire il loro calore: sono stati pochi ma buoni. È importante che il mio saluto arrivi soprattutto a loro”.
La perdurante assenza di Melillo, un Aladje costantemente a mezzo servizio, dopo le problematiche legate al transfer di Coria, arrivato soltanto alla settima giornata, non hanno agevolato il compito del tecnico milanese, ma calabrese d’adozione: “Gli infortuni sono stati e sono un problema. Domenica ci siamo ritrovati con Carbonaro squalificato e elementi importanti fuori, è normale che ciò abbia potuto incidere. Non abbiamo mai avuto la squadra al completo, un peccato per il mio percorso ma soprattutto per la società”.
La separazione dal gruppo non è stata indolore: “È stata una bella soddisfazione andare al campo e vedere le lacrime delle persone che hanno lavorato con me. La stagione comunque è tutta da giocare e adesso ci sono delle partite un po’ diverse. Abbiamo già affrontato Palermo, Savoia e Giugliano, anche se questo non significa nulla. L’obiettivo realistico possono essere i playoff, che questa squadra può raggiungerà senza problemi, se sarà finalmente al completo”. Anche se domenica non sarà certo agevole la trasferta a Troina, sul campo della vice-capolista, che in casa ha già vinto quattro gare su cinque.
Il secondo di Costantino, Ernesto Gabriele, è stato promosso capo allenatore e sarà affiancato dall’ex calciatore argentino Cesar Grabinski: “Lo staff è composto quasi interamente da uomini arrivati con me a Messina, dall’allenatore in seconda al preparatore atletico e al match analist. Che si continui con i miei metodi e le mie idee, che non credo verranno stravolti, lo reputo un riconoscimento indiretto del mio lavoro, che credo comunque mai nessuno abbia messo in discussione”.
Il -16 dal Palermo capolista e il -6 dalla zona playoff non possono ovviamente soddisfare il patron Rocco Arena e la dirigenza e Costantino ne è consapevole: “I risultati non sono stati probabilmente quelli che potevano e dovevano essere raggiunti, anche a fronte del gioco espresso”.