In casa Acr Messina è di nuovo tempo di recriminazioni. Anche se il deludente avvio di campionato è figlio probabilmente anche del mercato estivo. Il direttore sportivo Antonio Obbedio ha analizzato pregi e difetti della prova offerta a Cittanova.
“Sicuramente è una sconfitta inaspettata, arrivata con un episodio discusso, un fuorigioco che la rende ancora più amara. Il mister l’ha preparata bene e ha cambiato il volto della squadra a gara in corsa per cercare di portare la vittoria a casa”.
Ai microfoni di Radio Amore, il dirigente pugliese ha evidenziato i limiti mostrati dal gruppo, principalmente a livello caratteriale: “Dobbiamo crescere dal punto di vista della personalità con cui gestiamo la partita. Facciamo bene per trenta minuti, poi usciamo dalla partita e magari ci rientriamo troppo tardi. Ci è mancato un po’ di coraggio, quindi dobbiamo crescere ancora”.
L’ex ds della Lucchese loda comunque lo spirito propositivo del finale: “Ad ogni modo il pareggio contava poco e quindi l’atteggiamento finalizzato a conquistare i tre punti è stato encomiabile. Proprio perché abbiamo cercato la vittoria fino alla fine il gol del 2-1 è arrivato con la difesa alta”.
Per Obbedio una disattenzione ha minato le certezze del gruppo: “Abbiamo giocato una mezzora da manuale, in cui loro hanno fatto poco. Poi su una palla persa da Orlando c’è stato il primo tiro di Tripicchio per la Cittanovese e da quell’episodio ci siamo un po’ spaventati. Nella ripresa abbiamo giocato discretamente ma non con lo stesso atteggiamento”.
Il dirigente foggiano non drammatizza le conseguenze in classifica, nonostante il -11 dal Palermo e il -4 dai playoff: “Il campionato è lungo e le avversarie non sono ancora così lontane. A livello di prestazione non si può dire nulla alla squadra, che deve compiere il salto di qualità che è ancora mancato”.