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Messina

Rando: “Lo 0-1 avrebbe steso un toro. Decisivi i cambi, dedicata a Sciotto”

A sei anni di distanza dall’ultima panchina Pasquale Rando può godersi un ritorno con un successo liberatorio: “Dopo il primo tempo era facile abbattersi. Subire quel calcio di rigore quasi allo scadere del primo tempo avrebbe abbattuto un toro, considerando il nostro brutto periodo, in cui siamo stati inondati dalle critiche Negli spogliatoi ho cercato in tutti i modi di fargli rialzare la testa e ho percepito la loro voglia di reagire”.

Gli innesti dalla panchina di Saverino e Capilli hanno dato entusiasmo e freschezza: “Con i cinque cambi consentiti dai nuovi regolamenti chi entra può risultare determinante, lo dicono le statistiche. Il Castrovillari nel primo tempo ha fatto bene, ci chiudeva gli spazi e marcava bene. I panchinari hanno ribaltato la partita: anche Siclari ha dato la profondità che ci era mancata in precedenza”.

Avella
Avella e compagni corrono sotto la Curva Sud (foto Franco Raffa)

Ha pagato il passaggio al 4-3-3, testato in settimana: “Abbiamo iniziato a lavorare su un nuovo modulo. In allenamento ne abbiamo sempre alternati due e non a caso oggi siamo riusciti a cambiare in corsa. Ci siamo schierati con due attaccanti, Coralli e Siclari, spostando Crucitti in mezzo al campo. I tre punti sono linfa anche mentalmente. Togliano lo zero dalla classifica”.

Rando confida adesso in altri due rientri, dopo quello di Cristiani: “La squadra è stata costruita su Sampietro ed Esposito, un attaccante forte fisicamente. Fortunatamente nel primo tempo Coralli ha lottato come un leone, ma gli manca una spalla”.

Panarello e Rando
Nino Panarello e Pasquale Rando

L’impressione è che il Messina fosse bloccato soprattutto psicologicamente e il successo con il Castrovillari potrebbe essere determinante in tal senso: “Dobbiamo lavorare ancora sulla consapevolezza del nostro talento. Nel calcio non c’è mai nulla di scontato: ho visto anche partite passare dallo 0-3 al 4-3. La settimana scorsa c’era un salvataggio con le mani in area, che doveva originare un rosso per il San Tommaso e un rigore per noi: sarebbe cambiata la storia della partita. Speriamo che la ruota sia girata”.

Rando non ha dubbi sulla dedica conclusiva: “La merita la famiglia Sciotto, per quello che ha fatto, accogliendo tutte le nostre richieste, anche se è una piccolissima soddisfazione. Mi fa piacere per chi ha segnato, hanno lavorato con grande intensità e impegno, garantendoci esperienza e qualità e rientrando per raddoppiare in difesa: un atteggiamento che mi dà fiducia per il futuro. Alla fine del primo tempo mi hanno emozionato i cori dei tifosi, che ci hanno invitato a non mollare”.

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