Tra gli elementi più esperti in casa Acr Messina c’è anche il difensore reggino Gaetano Ungaro, consapevole che alla terza giornata ad Avellino è già in programma un match crocevia: “Le parole contano poco, devono lasciare strada ai fatti. Bisogna stringersi tutti e capire che la partita di domenica è fondamentale. Dobbiamo uscire a testa alta dal campo, non come nelle prime due giornate. Siamo obbligati ad offrire una prestazione convincente, che possa valere anche i tre punti”.
I peloritani, ancora in ritardo di condizione, hanno aperto male la stagione con il Marina di Ragusa e sembrano essersi bloccati mentalmente: “Siamo partiti male, non ci aspettavamo neanche noi un momento del genere. Il ko in Coppa in una gara che non avremmo dovuto giocare così preso ha preceduto i due passi falsi in campionato. L’unico modo è uscirne tutti insieme, per i tifosi che da anni tollerano risultati negativi, e per la società che se lo merita e ci sta vicino. Il presidente ci ha parlato in settimana e si aspetta una prova importante da noi”.
L’ex calciatore del Grosseto sta progressivamente trovando la forma migliore: “Mi sono aggregato in Toscana in corso d’opera, ho svolto lavoro differenziato e purtroppo saltato le amichevoli. Ho esordito subito a Troina, ma questo non deve essere un alibi. Adesso sto meglio. Ci sono alcune prestazioni da cancellare e come over ci assumiamo la responsabilità di avere interpretato male questo avvio”.
Il Palermo ha esordito con due vittorie e la sconfitta ai rigori in Coppa con il sorprendente Biancavilla: “È un campionato molto duro, con squadre competitive. A differenza di un anno fa, quando il Bari aveva un grande vantaggio, sono cresciute tutte le altre, che vogliono fare bella figura. Con la testa giusta e la compattezza ci potremo giocare un piazzamento importante, perché la rosa è competitiva”.
Anche con il San Tommaso non saranno a disposizione Esposito e Sampietro: “Questi infortuni non ci hanno aiutato. Lo ripeto: se ci sblocchiamo con tranquillità e fiducia potremo andare lontano. Siamo un’altra squadra rispetto a quella di Troina e con l’Acireale già si è visto qualche spezzone di buon gioco. Peccato per i due pali”.
L’ultima annata per Ungaro è stata ricca di soddisfazioni: “A Castrovillari eravamo in zona playoff, poi a dicembre è arrivata una seconda chiamata da Reggio Emilia, con cui avevo avuto contatti già in estate, quando avevo rifiutato perché volevo restare vicino a casa. Il secondo posto è stato decisivo per il ripescaggio ed ora fa piacere vederli in C”.
Nella sua città la maggiore continuità di rendimento: “Con Hinterreggio e Reggina ho giocato molto, ottenendo una salvezza importante proprio contro il Messina. Ricordo con piacere anche la permanenza con il Cosenza, mentre a Potenza ho vinto un altro campionato e sono stato molto bene. Adesso l’obiettivo è ripetersi con questa maglia. Una piazza del genere merita di stare su in classifica, non ci possiamo permettere un’altra stagione anonima”.