Il pareggio del “Fresina” ha bagnato l’esordio in Coppa Italia dell’Ssd Milazzo, chiamato a vivere una stagione importante. Contro il Sant’Agata di Pasquale Ferrara i rossoblù hanno mostrato cinismo e compattezza, dimostrando di saper soffrire per poi colpire al momento giusto. In attesa dei confronti da tre punti, il tecnico Michele Cataldi si tiene stretto il primo risultato positivo della stagione.
“Colgo l’occasione per fare i complimenti alla società del Sant’Agata, che ci ha accolto in maniera positiva, ma che ha anche allestito una squadra importante, una rosa di assoluto valore che saprà battagliare fino alla fine con le big del campionato per la vittoria finale. Mi ritengo soddisfatto della prova: la prima uscita ufficiale non è facile, abbiamo giocato un match di grande intensità. Sono contento anche perché avevamo qualche defezione importante, i ragazzi hanno giocato da squadra mostrando dei valori che mi fanno ben sperare per il futuro”.
Le ultime mosse di mercato hanno notevolmente rinforzato il reparto offensivo dei mamertini, che adesso può contare sulle prestazioni dei fratelli Daniel e Andrea Recupero: “Daniel e Andrea sono due ragazzi giovani, stiamo parlando di elementi classe ’95 e 98’, ma di buone qualità. Si sono subito messi a disposizione del gruppo. Sono dispiaciuto per Daniel che aveva bagnato il suo esordio con il gol, ma poi ha dovuto fare i conti con un infortunio: ha stretto i denti ma alla fine l’ho dovuto sostituire”.
È entrato a far parte dell’organico rossoblù anche l’ex Acr Messina Ange Tresor Dezai, un altro innesto che il campo ha già iniziato a promuovere: “È un giocatore importante, darà prestanza fisica e velocità alla nostra manovra. Stiamo parlando di un elemento di esperienza, ma che si è subito calato in questa realtà con grande abnegazione e professionalità”.
Per Cataldi, però, questo Milazzo non può esimersi dal continuare a guardarsi intorno: “Non esiste una squadra perfetta, ogni gruppo ha pregi e difetti e può essere migliorato. Ad esempio credo che noi dobbiamo aumentare il numero degli under in rosa. Si sa che a questi livelli il mercato si può sempre definire aperto: saremo vigili e sono certo che la società saprà fare le giuste valutazioni per far crescere la qualità di una rosa che sta iniziando a dare dei buoni segnali”.
In molti ha visto proprio in Cataldi la grande variabile del Milazzo di quest’anno, un’etichetta che il tecnico rossoblù però respinge con forza: “Ho 50 anni e ho allenato in tutte le categorie dilettantistiche, dalla D alla Promozione, per cui non mi sento una scommessa. Anche da calciatore ho sempre pensato a far parlare il campo. Non mi interessano le speculazioni: il mio unico obiettivo è quello di far giocare la squadra in modo piacevole e al tempo stesso ottenere i risultati che mi ha prefissato la società”.