Il Fc Messina ha ripreso gli allenamenti a Giammoro, dopo la meritata sosta per le fatiche in Sila. Tra gli over più attesi in gruppo c’è il centrocampista Alessandro Marchetti, soddisfatto per il primo impatto con il gruppo: “In ritiro è andata molto bene. Mi sono aggregato dopo una settimana ma mi sono integrato subito grazie ai miei nuovi compagni. Un’accoglienza così in dodici anni non l’avevo mai ricevuta. Sta venendo fuori un ottimo gruppo, che lavora molto bene in campo”.
Il calciatore livornese è reduce da un’esperienza felice nella Recanatese: “È stato un anno e mezzo positivo. Siamo passati dal penultimo posto con appena 8 punti all’attivo alla salvezza ottenuta a quota 44. L’anno dopo invece ne abbiamo ottenuti 63, che ci hanno portato fino alla finale playoff con il Matelica”.
Può ricoprire più ruoli, per la felicità di mister Costantino: “La duttilità mi contraddistingue da parecchio. Nell’ultimo campionato ho giocato da difensore centrale, da terzino, da mezzala e da esterno. Non ho un ruolo preferito e mi trovo bene in qualsiasi posizione mi mettano. Sono un soldatino, a disposizione di squadra e mister. Punto tutto su grinta, aggressività e temperamento”.
A Messina trova un altro Marchetti: “Con Domenico scherziamo, perché non ci era mai capitata una cosa simile. Nell’ultima amichevole siamo anche stati compagni di reparto, al centro della difesa. Conta comunque la qualità, non i nomi. Al di là dell’aspetto umano anche dal punto di vista tecnico ho trovato ottimi elementi come Giuffrida, Quitadamo e Carbonaro”.
In gruppo anche un altro livornese, il giovanissimo Pini: “È bello trovare un concittadino. Non lo conoscevo, perché ci sono la differenza d’età e percorsi differenti. È un bravo ragazzo, ordinato, che si è integrato e ci darà una grossa mano”.
Dal mercato è arrivato il difensore Matteo Fissore, che da lunedì sarà a Messina: “Un altro elemento che alza la qualità, che faremo integrare il prima possibile. Avevo giocato contro Marchetti e ho incrociato anche Quitadamo e Giuffrida. La società è consapevole che ci manca qualcosa, ma con il mercato ancora aperto non c’è fretta. Un plauso va alla società, che sta costruendo un gruppo fantastico dal punto di vista umano, con scelte mirate”.
La tifoseria organizzata seguirà l’Acr e considererà il Fc un avversario come gli altri: “Sono felice di avere scelto una piazza che non ha bisogno di presentazioni. Noi pensiamo a lavorare, poi ognuno tiferà la sua squadra. Daremo il massimo per avvicinare più persone possibile”.
Numerose le esperienze significative in carriera: “La Carrarese è stata una tappa importante, prolungatasi per quattro anni tra i professionisti. Con il Savona e il Legnano ho raggiunto però due finali playoff, per la B e la C1. Erano piazze importanti, che chiedevano tanto alle loro squadre”.
Incuriosisce la parentesi estera, che Marchetti difende con orgoglio: “Non rimpiango nulla. Nella serie A bulgara il livello è molto alto, come dimostrano le squadre approdate in Champions o Europe League. Il Botev Vratsa non aveva certo gli obiettivi del Cska o del Ludogorets, ma è stata un’esperienza formativa. I sei mesi in Armenia invece sono stati meno significativi e un po’ travagliati. Ad ogni modo ero giovane e all’estero ho ottenuto maggiore visibilità rispetto alla C2 italiana e l’ho sfruttata. Poi è arrivato infatti il secondo posto in C1 con il Savona”.
Il girone I rappresenterà una novità assoluta per Marchetti: “Ci vorrà più sostanza che fioretto. Considerando il mio carattere sono felice di affrontarlo, con squadre attrezzate come il Savoia e il Palermo, che fronteggia il ritardo con cui è partito con nomi altisonanti”.