Il ritiro volge al termine e il presidente Rocco Arena è soddisfatto per il Fc Messina che sta nascendo a 1300 metri di altitudine: “Sono rimasto in Sila per quattro giorni. Sono soddisfatto perché ho visto uno spogliatoio unito, che ha lavorato duro fin dall’inizio, e un gruppo affiatato che sembra giocare insieme da anni”.
Per il massimo dirigente sono stati determinanti l’atteggiamento della proprietà e dello staff: “Con il dg Ferrante, il ds Morello e il resto della dirigenza rappresentiamo un gruppo di lavoro molto unito. Ci confrontiamo continuamente e condividiamo tutte le decisioni. Il lato umano poi per noi è fondamentale: abbiamo scelto tante persone perbene e professionisti, in campo e fuori”.
Sono arrivati importanti innesti, come i due Marchetti e l’argentino Melillo dalla Vibonese: “Spero che queste operazioni soddisfino anche la piazza. Abbiamo atteso a lungo, non per mancanza di idee ma perché lo imponeva il mercato, che non è certo concluso”.
La prima punta è ovviamente il rinforzo più atteso: “Stiamo trattando alcuni grandi profili. Ho preso personalmente un volo per l’estero, per parlare con un attaccante, che era titolare in B, e il suo procuratore. Ma non darò altri dettagli, perché le pretendenti non mancano. Gli annunci li faremo solo dopo le firme”.
In gruppo ci sono anche uno spagnolo, due francesi e un africano. Arena è certo che la lingua non rappresenterà un problema: “Gli stranieri sono già integrati e spesso sono i più casinisti nei momenti di svago. Bevis è un elemento di prospettiva e avrà un grande futuro. C’è un grande interesse per gli over, ma sono contento perché abbiamo degli under eccezionali”.
Due i reduci del Città, ai quali il presidente si è molto legato: “Siamo contenti di avere in casa due messinesi del 2002 e del 2003. Santapaola, in particolare, rappresenta il sorriso del gruppo. È sotto l’ala prospettiva di Giuffrida, che lo farà maturare. Gli avevo chiesto goliardicamente, in cambio di una pizza, di fare dieci palleggi con una pera ed è arrivato a cinquanta…”.
A fronte degli ultimi arrivi, ci sarà però anche una partenza, quella del dominicano Samuel Pèrez: “Rientrerà in Spagna, perché dobbiamo fronteggiare l’infortunio subito da un altro centrocampista dell’Alicante. L’anno scorso abbiamo mancato all’ultima giornata, per un punto, i playoff promozione. Ci riproveremo quest’anno”.
Al di là della rosa da completare, il cantiere al quale il Fc tiene maggiormente è il “Celeste”: “Un grande stadio, che speriamo di riaprire presto. È il sogno di tutti noi, speriamo si avveri. Nel frattempo, per gli allenamenti, stiamo valutando le opzioni rappresentate da Giammoro e Taormina”.
I club organizzati hanno ribadito a gran voce la loro assoluta fedeltà all’Acr, ma Arena spera di solleticare comunque i messinesi: “Chiederemo di giocare in trasferta sia la Coppa Italia che la prima di campionato. Poi torneremo in città, dove speriamo di attirare tanti curiosi. Questo gruppo ha bisogno di incoraggiamento. Gli abbiamo trasmesso il nostro spirito e l’amore che provo personalmente per una città di cui si parla poco a livello nazionale ma che non ha nulla da invidiare a Catania e a quel Palermo che sarà un grande avversario ma parte comunque in ritardo. Vorremmo centrare grandi traguardi”.