Giorno dopo giorno, il nuovo Acr Messina prende forma. È soddisfatto il tecnico Michele Cazzarò, in costante contatto con il suo direttore sportivo: “Con Antonio Obbedio ci sentiamo spessissimo, per confrontarci su tutte le scelte. Sta facendo un grande lavoro, è abituato a fare miracoli. Dobbiamo ringraziare anche il presidente, che sta stanziando i fondi necessari e ha ovviamente l’ultima parola”.
Dal mercato over sono arrivati altri tre tasselli. L’ultimo garantisce esperienza e fisicità in mezzo al campo: “Facundo Ott Vale è un bel centrocampista. Organizza bene il gioco con i tempi giusti e va sempre in verticale. È strutturato bene a livello fisico, mentre deve migliorare in fase di interdizione. Si tratta comunque di un buon acquisto”.
C’è grande attesa per Esposito, che ha già realizzato 150 reti in carriera ed è reduce da un’ottima stagione: “Gennaro era con me e Crucitti a Taranto, dove giocava in coppia con Genchi. È una prima punta di peso, in grado di fare reparto da solo grazie alla sua stazza ed è bravo di testa. L’anno scorso ha realizzato 17 reti in una squadra che puntava a salvarsi, nel girone H, che è difficilissimo. Può fare ancora meglio nel concentramento più meridionale. Avrebbe trovato squadra senza problemi, perché aveva varie offerte”.
Con gli over Giordano, Fragapane e Forte e gli under Barbera, De Meio e Strumbo la difesa è quasi al completo: “Antonello è un centrale di spessore, che sa fare ripartire la squadra da dietro. Ha grande calcio e personalità, con cui guida bene la difesa. Può giocare a tre ma anche a quattro, nel caso in cui ci fosse la necessità di cambiare modulo rispetto al 3-4-1-2 che come è noto rappresenta la base di partenza”.
Sono già quattordici gli elementi ufficialmente in organico e altri under, cresciuti nel vivaio del Camaro, verranno convocati per il ritiro di Chianciano Terme. “Aggregheremo cinque o sei under di prospettiva, del 2001 e del 2002. Potremo valutarli in ritiro ed eventualmente aggregarli definitivamente. Siamo contenti della struttura di Chianciano: ci dà grandi garanzie, anche se non la conosco direttamente, personalmente sono stato a Montecatini”.
Esposito, Giordano e Forte militavano nel girone H, lo stesso in cui ha sempre allenato mister Cazzarò: “Siamo andati a pescare in un concentramento che conosco. Li ho seguiti l’anno scorso, dal momento che essendo fermo ho seguito dal vivo varie partite del Taranto e del Fasano, che gioca a un passo da dove risiedo”.
Nella nuova rosa spicca la presenza di elementi costantemente sopra i 180 centimetri di altezza: “Il calcio per me è questo e le grandi squadre ormai puntano tutto sulla grande fisicità. Di Messi ce n’è uno solo… Stiamo puntando sugli uomini e poi anche sui calciatori. Per giocare a Messina d’altronde ci vogliono certe doti. Non guardo tanto alla data di nascita, giocherà chi merita. Potremmo anche avere cinque under titolari se un giovane mi darà più garanzie di un over”.
Del vecchio Acr dovrebbero esserci appena tre superstiti: “Il nostro direttore mi ha fatto visionare molti video, per farmi un’idea su Barbera e gli altri ragazzi. Meo e Bossa dobbiamo valutarli? Beh, anche io sono sotto esame, come avviene sempre nel calcio”.
Blindata la retroguardia, Obbedio e Cazzarò concentreranno le loro attenzioni dalla cintola in su: “La difesa è il reparto che si sta formando meglio e la completeremo con un ultimo over. Stiamo lavorando adesso per i tasselli in mezzo al campo e in avanti. Non è mai facile convincere chi magari risiede nel Nord Italia ma le idee non mancano”.