C’è chi l’ha definito un avvenimento magico in un luogo d’incanto, sospeso fra fantasia e realtà. Con questi presupposti, non si poteva rinunciare a una nuova edizione (la terza) de “Il Cortile – Teatro Festival”, in programma dall’8 luglio al 5 agosto, cinque lunedì d’estate dedicati ad altrettanti spettacoli con nomi importanti, dall’importante ritorno di Gaspare Balsamo alla “prima volta a Messina” di Daniele Timpano e a uno spettacolo con la regia di Nicola Alberto Orofino.
Ancora una volta una serie di scelte per lo più a “trazione siciliana” ma di successo nazionale, fortemente volute dal direttore artistico Roberto Zorn Bonaventura che, come nelle precedenti edizioni, ha lavorato in collaborazione con Giuseppe Giamboi. “Il Cortile – Teatro Festival” è organizzato dall’associazione “Il Castello di Sancio Panza” e prende il nome dal suo insolito palcoscenico, allestito nel suggestivo spazio interno (ma all’aperto) del settecentesco Palazzo Calapaj – D’Alcontres, in strada San Giacomo, accanto al Duomo.
Si comincerà l’8 luglio con “La felicità” della compagnia catanese Madé, con la regia di Nicola Alberto Orofino, interpreti Roberta Amato, Giorgia Boscarino e Luana Toscano. Storia di un’emancipazione femminile che nel 1968 passa anche dalla scoperta di se stesse. Il 15 luglio grande ritorno di Gaspare Balsamo, sempre applauditissimo dal pubblico del “Cortile”, con “Uomini e tonni”.
Il cuntista trapanese ripercorre racconti e narrazione civile di quella che è stata una grande tradizione siciliana: la mattanza dei tonni. Terzo spettacolo, il 22 luglio, sarà “Legittima difesa” di Laura Giacobbe, una produzione Nutrimenti Terrestri con la regia di Roberto Zorn Bonaventura. Giuseppe Capodicasa, Francesco Natoli e Michelangelo Maria Zanghì raccontano una storia esemplare dell’Italia di oggi, impaurita, depressa e cosparsa di odio. Il 29 luglio ci sarà il debutto messinese di Daniele Timpano – attore, regista e drammaturgo romano – con “Dux in scatola” (compagnia Frosini-Timpano), racconto delle rocambolesche vicende del corpo di Mussolini, da piazzale Loreto alla sepoltura a Predappio. Il gran finale sarà il 5 agosto, con l’inglese di Catania Steve Cable, autore e interprete del divertente monologo “Uomo maturo”, prodotto da Casa di Creta. È un ironico racconto autobiografico che testimonia in modo brillante i tentativi comunicativi di un giovane artista britannico trapiantato in Sicilia.
Alla fine di ogni rappresentazione il pubblico, intrattenendosi con gli artisti, potrà godere ancora di più del “cortile”, gustando i prodotti del ristorante ‘A Cucchiara di Giuseppe Giamboi. Ancora una volta un programma di grande livello, realizzato però tra mille difficoltà economiche.
“Si tratta di uno sforzo tutto privato – spiega Roberto Zorn Bonaventura – messo insieme tra molti sacrifici e anche con l’aiuto e la comprensione delle compagnie ospiti. Stante il silenzio delle istituzioni, poteva essere comprensibile una nostra rinuncia, ma noi siamo troppo convinti dell’importanza sociale e culturale del teatro per poterci fermare. Così abbiamo scommesso ancora una volta sul gradimento del pubblico. La partecipazione degli spettatori, fra abbonamenti e ingressi ai singoli spettacoli, sarà per noi vitale al fine di poter continuare questa esperienza senza farci troppo male sul piano economico. Quindi, dico grazie fin da adesso a tutti coloro che ci saranno vicini”.