Prima uscita ufficiale per il nuovo direttore generale Marco Ferrante, già bandiera del Torino: “Essere qui è motivo di orgoglio, sono soddisfatto di far parte di questa grande società. Attraverso lavoro, professionalità e stile dobbiamo riportare questa piazza dove merita. Conosco molto bene il presidente e fin da subito c’è stata un’intesa importante con lui”.
Dal 2009 il calcio cittadino non è più riuscito a uscire dal baratro: “Messina è una piazza importante, che ha un certo tipo di brand e tanta storia. Bisogna mettersi alle spalle due o tre anni di gestioni sbagliate, però non è nostro costume guardare indietro. La città è stata tempestata di chiacchiere, adesso dobbiamo passare ai fatti”.
La società presieduta da Rocco Arena non nasconde le sue ambizioni: “Abbiamo un progetto sano e trasparente, che punta a raggiungere gli obiettivi prefissati per riportare il Messina nel più breve tempo possibile nel calcio che conta. Con tutto il rispetto per la serie D questa città e questa tifoseria devono stare nei professionisti. Nel calcio, poi, vince una sola e noi non abbiamo la bacchetta magica”.
Il nuovo Fc avrà trazione granata, considerando che anche Davide Morello è un ex del Torino. Ferrante ha tracciato l’identikit che sarà inseguito sul mercato: “Vogliamo un profilo di calciatori mirato, che dovrà mostrare sia professionalità che umiltà, capendo la maglia che si indossa. Non dovremo sbagliare le scelte sotto questo aspetto, ovviamente abbinandole alla qualità tecnica. C’è un bel lavoro da fare”.
Inevitabile un riferimento ai gruppi organizzati che, fedeli all’Acr, hanno disertato il Salone delle Bandiere: “Come convincere la tifoseria a seguirci? Conosco soltanto una medicina, i risultati. Non è mio costume promettere niente a nessuno, il discorso poi è automatico. Decideranno loro quale è la soluzione migliore. Non guardo in casa d’altri, però dico che noi abbiamo delle fondamenta solide ed un presidente di questo calibro, molto passionale, che vorrebbe portare subito il Messina nei professionisti”.
Ci sarà da lavorare anche dal punto di vista dell’impiantistica: “Abbiamo scelto uno staff qualificato, che spero possa mettere in campo tutte le qualità che possiede. Valuteremo in tempi brevi come sfruttare al meglio il “Franco Scoglio”, uno dei migliori stadi, che ha bisogno chiaramente di ritrovare la condizione ottimale”.