A fare gli onori di casa è stato proprio il neo presidente Rocco Arena, che rileva il timone del (fu) Città di Messina da Maurizio Lo Re e i suoi soci, e alla prima uscita ufficiale tradisce un po’ di emozione.
“Sono contento ed entusiasta, ho tanta voglia di lavorare a questo progetto, che nasce da una casualità, l’incontro con l’avvocato Santoro in uno studio di Milano – ha esordito -. Abbiamo fatto tutto velocemente. In una settimana abbiamo costituito il consiglio di amministrazione, scelto il direttore generale e il direttore sportivo, ingaggiato il mister e mosso i primi passi a livello organizzativo”.
Nel Salone delle Bandiere del Comune non ci sono rappresentanti delle Istituzioni, con il sindaco Cateno De Luca che d’altronde è impegnato in una lotta a distanza con i consiglieri comunali e non ha affrontato più l’argomento calcio dopo le elezioni europee e la chiusura della campagna elettorale.
Assenti anche i rappresentati del tifo organizzato, presenti principalmente addetti ai lavori: “Questo è l’anno zero, c’è tantissimo da fare, siamo ad un mese e mezzo dalla prima uscita ufficiale in Coppa Italia. Prima di conquistare il cuore dei messinesi punto a conquistare la loro fiducia: il Messina è loro e della città. Ho una voglia pazzesca di fare calcio, ma il progetto abbraccerà anche altro, perché siamo aperti a tutto e abbiamo idee innovative, sia per la prima squadra che per il settore giovanile, inoltre l’Fc Messina avrà anche una squadra femminile”.
Il massimo dirigente ha chiarito anche la questione denominazione: “Ho un’amicizia ventennale con la famiglia Franza. Ho avuto un breve appuntamento con lui, che ci ha concesso il marchio in affitto con l’opzione sull’acquisto ma non ha comunque intenzione di fare calcio e non prenderà parte in prima persona al progetto. Ci siamo assicurati inoltre tutti i diritti d’immagine del vecchio Fc Messina che ha giocato la serie A”.
Arena ha annunciato inoltre che un marchio internazionale potrebbe affiancare il club, mentre lo sponsor tecnico sarà italiano o spagnolo. Lui è d’altronde anche presidente del Cfi Alicante, che milita nella Preferente Valenciana, la quinta serie iberica.
Si è parlato anche del vivaio, considerati gli ottimi risultati del Città di Messina, dalle cui ceneri nasce il nuovo club: “Da oggi cominceremo a lavorare per il settore giovanile, facendo un punto della situazione con i tecnici che erano presenti nella società che abbiamo appena acquistato. Conosceremo i mister e scambieremo idee con loro”.
Non è mancato un riferimento alla proprietà dell’Acr Messina: “Ho fatto tutte le proposte possibili, assicurando anche un posto in società alla famiglia Sciotto. Ma non c’è stato mai verso di chiudere la trattativa. La nostra porta comunque rimane aperta, non sono qui per fare la guerra all’Acr, non ho nulla contro di loro”. Inevitabile un riferimento agli investimenti: “Il budget sarà adeguato per cercare di vincere il campionato. Faremo di tutto, ma chiaramente i risultati nel calcio non sono mai scontati. Cercheremo di autofinanziare il progetto con sponsor e plusvalenze”.