Prosegue la composizione dell’organigramma del rinnovato Città di Messina. Dopo la designazione di Marco Ferrante quale nuovo direttore generale del club, è emerso invece che la carica di direttore sportivo andrà ad un altro ex calciatore, Davide Morello.
Dal suo quartier generale milanese, il presidente in pectore, Rocco Arena, tiene a rimarcare un passaggio ritenuto fondamentale non soltanto per il programmato cambio di denominazione, per il quale è già stata avviata la relativa pratica: “Abbiamo trovato l’accordo con l’amico Pietro Franza, che ci ha ceduto tutti i diritti del marchio Fc e anche la storia che vi è collegata. Per intenderci, volendo potremmo aprire un museo dedicato alla società che ha militato per tre anni in serie A. Nel corso della presentazione ufficiale illustreremo tutte le nostre iniziative, anche con dei filmati celebrativi”.
Un traguardo che inorgoglisce l’imprenditore lombardo, già presidente del Cfi Alicante: “Siamo onorati di avere acquisito un simbolo e rilanciarne la storia, che era momentaneamente parcheggiata in un angolo. Ritengo che questo rappresenti un grande regalo per la città di Messina, il passato recente del calcio peloritano e i suoi tifosi”.
Per la panchina invece la società ha annunciato di aver scelto Massimo Costantino. L’ex tecnico della Sanremese è rimasto fermo per un anno, per una precisa scelta personale, nonostante offerte in C e D che non lo hanno convinto appieno. In precedenza ben sei campionati di C in sette stagioni e circa 200 panchine tra i professionisti. Prima dell’esperienza di Sanremo, era sceso in D soltanto con la Rossanese, con cui ottenne un sorprendente quinto posto con una out-sider.
Nel suo palmares anche una promozione in C unica nel 2014 con la Vigor Lamezia, con cui ottenne un terzo posto nel 2011-12, con ben 80 punti all’attivo, alle spalle di Perugia e Catanzaro, prima di essere sconfitta nei playoff dalla Paganese poi promossa in Prima Divisione. Con i calabresi, nell’annata successiva, anche un singolare primato: quello di seconda miglior difesa d’Italia, dopo la Juventus (appena 25 reti al passivo ma anche solo 26 realizzate in 34 gare).
Sul fronte societario, emerge che tutte le figure che hanno già affiancato Arena, dal legale Carmelo Santoro all’ingegnere Franco Mento, che curò il progetto di rifacimento dello stadio “Giovanni Celeste”, dal rappresentante commerciale del Consorzio Toro, Santi Cosenza, all’ex commissario dell’Ente Fiera Fabio D’Amore, dovrebbero sedersi in consiglio d’amministrazione, con cariche e deleghe in via di definizione.
Nel frattempo, i consulenti incaricati stanno realizzando una “due diligence” sui bilanci del club e predisponendo tutti gli adempimenti necessari per il cambio di proprietà, che sarà formalizzato mercoledì prossimo nello studio del notaio Nunzio Arrigo, che già ospitò altri passaggi di testimone del calcio cittadino. A quel punto sarà tutto pronto per la conferenza stampa di presentazione alla città, che potrebbe essere fissata per venerdì 21 giugno e coinvolgere anche il sindaco Cateno De Luca.