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Treviso-Orlandina, Bruttini è il grande ex: “Abbiamo tutto per primeggiare”

L’idea di essere un portafortuna gli garba, come dicono dalle parti della natia Siena. Davide Bruttini, uno che ha messo già tre promozioni in serie A nella sua bacheca, a Capo d’Orlando vuole lasciare il segno da protagonista. Martedì i siciliani scenderanno in campo a Treviso contro la De’ Longhi in gara 1 di una serie finale che si annuncia spettacolare e molto equilibrata. «Noi dovremo cercare di rovesciare il fattore campo – dice Bruttini – Io a Treviso ho giocato e so quanto il PalaVerde possa regalare in fatto di calore. E’ una piazza storica che vuole la serie A. E’ la stessa nostra ambizione».

Benfapp
Bruttini – Treviglio-Benfapp

Pensare che l’ascensore per il paradiso Capo d’Orlando l’aveva preso. Solo che quando stava per arrivare al piano che va leva la massima serie si è bloccato. «La vicenda di Siena ci ha tolto i punti che per noi significavano la promozione diretta a scapito della Virtus Roma. E’ stato un colpo duro, che per un attimo ci ha scosso. Poi ci siamo compattati e fatti una promessa. Eravamo sportivamente già in A prima del fattaccio. Saremo i primi a conquistare per due volte nello stesso campionato la promozione».

L’Orlandina si presenterà a Treviso più riposata e questo sarà un vantaggio. «Abbiamo chiuso le nostre serie sempre sul 3 a 0. Fermarci serve a ricaricare le batterie non c’è dubbio, ma noi arriveremo a gara 1 dopo essere stati senza giocare per dodici giorni. Inevitabilmente in questo lasso di tempo non abbiamo fatto altro che pensare alla finale con Treviso. Questo mette un po’ di pressione addosso, che dovremo trasformare in energia positiva».

Benfapp
Brandon Triche

In una squadra giovane il lungo toscano è l’anima saggia. «Porto in campo la mia esperienza e la voglia di vincere. Siamo un gruppo omogeno nonostante le differenze di età. E’ stato bravissimo coach Sodini a far sentire sempre importanti tutti».

Chi non ha certo avuto bisogno di aiuto per ritagliarsi un ruolo da leader è Brandon Triche.
«Un ragazzo eccezionale e un giocatore che sembra essere stato catapultato a Capo d’Orlando da una astronave aliena. Il suo posto giusto è l’Eurolega e Brandon ci arriverà. Intanto sta dando il massimo senza comportamenti da primadonna. Qui ha trovato il clima giusto per rilanciarsi dopo aver avuto problemi fisici».
Triche come gli altri compagni gioca con il sorriso stampato sul viso.
«Siamo quello che Sassari è in A. Giochiamo in un luogo di mare, con tifosi solari ed appassionati ed abbiamo un coach che come Poz ci libera la testa chiedendo di divertirci. E’ la ricetta per vincere».

Articolo di Fabrizio Fabbri – Corriere dello Sport

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