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Bombara: “Salvi grazie al carattere. Onorato di far parte del progetto del Città”

Il Città di Messina ha raggiunto in extremis la permanenza in serie D, grazie a un rush finale che ha premiato un anno di sforzi. Il capitano Domenico Bombara celebra il traguardo raggiunto: “È stata un’annata complessa, che potremmo dividere in quattro scaglioni. Dopo un inizio negativo abbiamo ottenuto ben sei vittorie tra novembre e dicembre, poi abbiamo vissuto un altro momento no prima delle cinque vittorie tra aprile e maggio”. 

Premiato lo spirito di un gruppo che aveva ottenuto due promozioni e tornava in quarta serie da matricola: “Nei momenti difficili ci siamo fatti trovare pronti. Il carattere alla fine ha pesato più dei nostri limiti. Un merito che va al gruppo, che non si è disunito ed è il punto di forza anche della società”. 

Quintoni
Quintoni è tra gli elementi più esperti in casa Città di Messina (foto Marco Familiari)

Come il tecnico Furnari, anche il difensore, che vanta oltre settanta apparizioni in carriera tra i professionisti, non ritiene un limite la rosa molto ampia: “Alla fine ci ha consentito di completare al meglio la stagione. In un anno non puoi mai prevedere cosa accadrà. Avevamo tanti giovani aggregati, che ci hanno consentito di fronteggiare infortuni e difficoltà, rendendosi utili. Tutti hanno avuto spazio, non era scontato”. 

Bombara cita a titolo esemplificativo un altro componente della vecchia guardia: “Non ci sono state lamentele e tutti hanno remato nella stessa direzione. Basti pensare a Peppe Quintoni, che si è fatto sempre trovare pronto nella fase finale, dopo avere giocato solo a sprazzi. Con la sua professionalità è uno stimolo per i più giovani”.

Lo Re e Bombara
Michele Lo Re e Domenico Bombara

Nel suo breve interregno non è riuscito invece a incidere il tecnico Franco Viola: “È arrivato in un momento particolare e ha dovuto sfidare Bari, Acr e Marsala. Purtroppo tatticamente eravamo abituati diversamente e trasformare assetti consolidati in così poco tempo non era semplice. Ci siamo ricompattati: la società ha operato una scelta intelligente richiamando Furnari e la squadra si è responsabilizzata”.

L’ex calciatore del Fondi rimarca come in tanti abbiano risposto presente: Calcagno, Fragapane, Codagnone e Paterniti hanno dato il loro contributo, mostrando carisma e personalità. Anche Princi è stato decisivo dopo un anno particolare. Peccato per Costa, condizionato da infortuni e squalifiche. Tra gli under si è distinto Silvestri: un ’99 che ha qualità per fare bene e sembra pronto anche mentalmente”. 

Bombara
Bombara in azione a Nocera (foto Eduardo Fiumara – ForzaNocerina)

Tutto da decifrare il futuro: “Non possiamo parlarne fino a quando la società non scioglierà le riserve. Speriamo di saperlo in fretta per programmare e magari alzare l’asticella degli obiettivi. La dirigenza fin qui è stata impeccabile. La valorizzazione dei giovani è la priorità: noi over siamo pronti a rappresentare per loro un punto di riferimento. Se dovesse esserci un progetto unico con l’Acr sarebbe un orgoglio per noi e la città, anche se non è mai semplice far coesistere due realtà differenti. In entrambi i casi sarei onorato di continuare a farne parte”. 

In D fin qui non si è mosso praticamente nulla, se non a Castrovillari: “Paradossalmente è ancora presto, anche se gli accordi con i calciatori si chiudono prima delle firme consentite dall’1 luglio. Non ci sono nemmeno le ufficializzazioni di qualche allenatore”.

Carmine Coppola
Il responsabile del vivaio del Città di Messina Carmine Coppola ai nostri microfoni

Il Città di Messina potrebbe promuovere Carmine Coppola, già responsabile tecnico del vivaio: “Una figura adatta per noi. Ha carisma, conosce questo mondo. E per lui parla il passato da calciatore”.

Un nodo da scogliere resta quello relativo ai campi: “Non è semplice. Il “Despar” aveva una deroga. Ci siamo trovati a meraviglia, dispiace non continuare lì. Alternarsi tra un campo in erba naturale e uno in sintetico non aiuta. Mili non è la situazione ottimale, perché a mio avviso ha pesato sul fronte infortuni”.

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