La Costa d’Orlando è ormai la vera casa di Giuseppe Condello. Il tecnico, che ha ricoperto anche il ruolo di direttore sportivo per la sesta annata di fila, è una figura carismatico del team biancorosso. Tecnico di comprovate esperienza e capacità, l’allenatore reggino ha portato con sé in dote carattere e attaccamento alla maglia non più comune nella pallacanestro odierna. A fine campionato abbiamo riavvolto con l’allenatore paladino il nastro sulla stagione che ha visto la Costa d’Orlando salvarsi brillantemente e che si è conclusa qualche settimana fa con la festa ufficiale al Borgo d’Orlando.
“Il nostro credo è quello di puntare sempre a migliorare l’ultimo risultato ottenuto ma siamo consapevoli che questo non è nè facile nè automatico. Resteremo di certo in serie B anche se ammetto che la società ha formalizzato domanda di ripescaggio in serie A2 pur sapendo le difficoltà di ottenere un salto d’ufficio”.
Sulla stagione appena passata tante luci e poche ombre: “Siamo felici per quanto raccolto, ci siamo salvati facilmente ed abbiamo messo dietro società che hanno speso più di noi”.
La Costa ed il suo staff tecnico hanno fatto ricorso anche al mercato di potenziamento rinnovando parzialmente il gruppo in un torneo che mai come quest’anno presentava tante insidie.
“A gennaio con la partenza di Marinello ci siamo tuffati sul mercato ed il suo sostituto Gambarota si è reso artefice di ottime prestazioni. Il girone era molto tecnico e difficile, ad eccetto di Battipaglia nessuna squadra ha mai mollato la presa ed il nostro girone ha sopravanzato il C delle pugliesi. Tutte le squadre lottavano per un obiettivo, o la vittoria o la salvezza. Anche squadre quotate come Valmontone sono rimaste impelagate nella lotta retrocessione ed i playout si sono confermati essere un terno al lotto facendo vittime come Catania e Palermo“.
L’uscita della capolista Caserta, la sparizione della Viola Reggio Calabria secondo condello meritano alcune importanti riflessioni: “Da sempre ritengo che la prima classificata alla fine della stagione regolare deve essere promossa ma la Fip è di altro avviso. Abbiamo visto tutti cosa è avvenuta alla Decò che senza mezzi termini puntava alla serie A2. le diffcoltà economiche poi sono risapute che possono colpire tutti”.
Attualmente Condello sta analizzando il mercato ma per assestare vere e propie trattative il momento appare prematuro.
“Sono in contatto con alcuni procuratori per costruire la nuova squadra. Io ho un altro anno di contatto e dopo che mi vedrò col mio presidente cercherò di muovermi con maggiore decisione. Non è facile ogni anno trattenere i vecchi giocatori, la mia volontà sarebbe quella di trattenerne due-tre dallo scorso anno ma con noi si sono messi in luce e riuscire a confermarli non è impresa facile perchè hanno offerte. Spesso dobbiamo ripartire da un gruppo ex novo e con queste premesse centrare gli obiettivi non è mai scontato. Quest’anno eravamo il secondo budget più basso del girone D ma puntiamo sempre a miglioraci”.
Questione impianti, il PalaValenti ha bisogno di lavori di ammodernamento e la Costa ne risente anche nei turni di allenamento.
“Sul punto la palla passa all’Amministrazione, la struttura è fatiscente ed il problema principale è rappresentato dall’impianto di illuminazione . Per tale ragione abbiamo rischiato di perdere alcune partite a tavolino. Dai mattoni forati del tetto si aprono squarci poco rassicuranti. Sarà il presidente Giuffrè a parlare con chi di dovere. Il problema del palazzo si ripercuote anche su giovanili e minibasket che si allenano poco per problemi di orari. Gli allenamenti non bastano e servirebbero più turni per fare giocare i ragazzi e farli migliorare. Se non andiamo in questa direzione sarà difficile costruire prospetti validi e creare un ricambio generazionale ai più grandi”.