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Massimo Guerra: “Ho Messina nel cuore. Strapperei il patentino e tornerei a giocare”


Presente al PalaTracuzzi per la finale di serie D tra Fortitudo Messina e Svincolati Milazzo Massimo Guerra, coach dell’Alfa Basket Catania retrocesso dalla serie B al termine del playout con Valmontone. L’ex giocatore della Pallacanestro Messina ricorda con un sorriso diversi suoi compagni di squadra oggi ancora in attività.

“Ho assistito con grande piacere ad una favola indiscussa. In campo ho visto protagonista il mio fratello Cavalieri, che a 40 anni ancora in campo sa dare il massimo ed è il leader per la sua squadra insieme ad altri mie amici come Baldaro e Bianchi. La cornice di pubblico poi del PalaTracuzzi è stata splendida, Messina si merita questi appuntamenti ed una pallacanestro che la riporti in categorie più importanti”.

Massimo Guerra
Massimo Guerra presente al Tracuzzi

Sulla sua esperienza a Catania Guerra non si appiglia a facili alibi in un torneo molto selettivo come la serie B.
“Non mi piace mai parlare di fortuna o sfortuna, solo il lavoro alla fine paga e noi abbiamo lavorato tanto ma evidentemente non bene se il campo ha detto questo. Le nostre qualità non sono servite per centrare un obiettivo che era alla nostra portata, abbiamo provato a fare il massimo ma non è bastato in una situazione che ci ha visto rincorrere a stagione in corsa e ci lascia un grande rammarico. Servirà da lezione per le prossime annate”.

Un Sud Italia che in questo momento fatica a trovare la necessaria continuità di rendimento con le squadre di punta. Amarezza per le retrocessioni di Catania e Palermo e le difficoltà di Reggio Calabria.
“Non è stata un’annata facile per le nostre realtà, Catania in primis. Lo sport propone grandi difficoltà a tutti i livelli, economiche e non. Bisogna sempre imparare dai propri errori, in Sicilia servono realtà solide e trainanti per i giovani. Piange il cuore vedere ad esempio una realtà gloriosa come la Viola Reggio Calabria estromessa a campionato in corso. E’ malinconico vedere anche la stessa Caserta già uscita dalla bagarre dei playoff che doveva vincere. Piange inoltre il cuore anche per l’altra siciliana Palermo che non ha tradotto in salvezza gli sforzi compiuti dagli imprenditori che portano in alto il nome della società”.

Sguardo al passato, all’esperienza di Massimo Guerra nella Pallacanestro Messina che infiammò col passare delle settimane il Palarescifina.
“La Pallacanestro Messina segnò una splendida parentesi condita da un gruppo molto unito. Arrivava per la prima volta in città il basket di altissimo livello e quel gruppo si fece volere bene dalla gente. Eravamo ragazzi uniti in primis da una forte amicizia, oggi guardavo con invidia due amici in campo come Baldaro e Cavalieri e nel frattempo messaggiavo con altri due ex Messina come Bisconti e Vanuzzo. Ci teniamo tra noi sempre in contatto, Messina mi resterà per tanti aspetti nel cuore. Vedendo anche il mio ex compagno che ho avuto a Rieti, ovvero Pietro Bianchi mi verrebbe di stracciare il patentino di allenatore e ritornare a giocare. Scherzi a parte sono orgoglioso dei miei ex compagni di squadra, dimostrano che la passione può portare tanta euforia da trasmettere ai propri tifosi, questa è la cosa più importante per il nostro movimento”.

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