A Rotonda, nel finale, è arrivata la sua nona marcatura stagionale. Alle sei siglate con il Messina, l’ultima in Coppa Italia contro il Giulianova, vanno aggiunte infatti anche le tre con la maglia del Roccella.
Giovambattista Catalano può celebrare quindi il raggiungimento della salvezza: “Siamo contenti perché era quello che volevamo. Dovevamo però salvarci una settimana fa, contro la Sancataldese. Quella partita è andata male e almeno ci siamo riscattati oggi”.
Tra due settimane l’Acr tornerà in campo, per la finale di Coppa Italia, conquistata eliminando ben sei diverse avversarie, tre del girone I (Igea Virtus, Città di Messina e Gela), tre di altri concentramenti (Picerno, Albalonga e Giulianova). “Adesso ci concediamo un po’ di riposo e poi ripartiremo a mille in vista di questa partita. Sarà una vetrina per noi ragazzi”, ha aggiunto ai microfoni di Radio Amore.
Secondo l’attaccante catanzarese, con il Rotonda, al di là del 3-1, è stata partita vera: “Un match combattuto, contro una bella squadra, che subisce una retrocessione immeritata. Hanno giocato alla grande. Noi siamo stati bravi a compattarci e vincere”.
In estate terrà banco la questione societaria, considerato anche il diffuso scetticismo mostrato dalla tifoseria nei confronti della proprietà. Un discorso che Catalano preferisce però dribblare, come un avversario sul rettangolo di gioco: “Noi facciamo il nostro dovere e pensiamo al campo. Il futuro della società si vedrà con il tempo. Abbiamo raggiunto l’obiettivo salvezza e ora ci interessa soltanto il match con il Matelica”.