Con la vittoria ottenuta al “Franco Scoglio” la Sancataldese ha complicato i piani salvezza del Messina. La formazione di Pietro Infantino poteva conquistare l’obiettivo a mani basse, ottenendo anche un solo punto davanti al proprio pubblico domenica scorsa. Così però non è stato, dunque i giallorossi avranno bisogno di un successo contro l’ormai declassato Rotonda per mantenere proprio i rossoverdi, impegnati in casa con l’altra retrocessa Igea Virtus, a -1.
Tanto rammarico in casa giallorossa ma anche tanta soddisfazione per Antonio Alacqua, tecnico messinese della Sancataldese: “Sapevamo di avere un confronto difficile per le mani. Contro il Messina non è mai facile giocare, i ragazzi conoscevano l’entità del nostro avversario. Siamo contenti di essere usciti con tre punti in più dal “Franco Scoglio”, conquistati contro una formazione che ad inizio campionato aveva in mente i play-off e adesso si ritrova a lottare per la salvezza. Ringrazio la mia squadra per la prestazione offerta in campo, rimango fiducioso nonostante siamo ancora in zona play-out”.
Non basterà vincere ai rossoverdi, che comunque potranno eventualmente affrontare gli spareggi per la permanenza con rinnovata autostima: “Per evitare i play-out servirà un’altra prestazione così. Dal mio arrivo a San Cataldo – ha aggiunto l’ex allenatore del Camaro – lo scorso 19 febbraio, ho sempre detto ai ragazzi di non mollare e rimanere concentrati. Sono soddisfatto per il loro atteggiamento, anche perché il carico di lavoro è stato immenso e ci siamo raffrontati con non pochi problemi. Il gruppo ha saputo reagire, specialmente contro il Messina, considerato che ho schierato ben cinque juniores (uno in più di quelli imposti dal regolamento, ndc). Abbiamo giocato contro una formazione molto blasonata, che spero possa tornare presto nelle categorie che merita. Fa male vederla relegata nei bassifondi di questo torneo”.
Il tecnico, che in D aveva guidato anche Due Torri e Orlandina, ha infine analizzato tatticamente la sfida: “Contro la squadra di Infantino ho stravolto il nostro sistema di gioco, passando da una difesa a cinque in fase di non possesso a una a tre in fase di possesso. Siamo riusciti a coprire bene gli spazi, soprattutto nelle zone di Arcidiacono e Catalano, due punti di forza del Messina. Il gruppo ha saputo reagire dato che ho schierato ben cinque juniores contro ogni aspettativa. Siamo migliorati nel corso della stagione, dobbiamo continuare lungo questa linea. Spero di potermi prendere ancora delle belle soddisfazioni”.