Ancora un successo del Team Sky al Tour of the Alps, che coincide però soprattutto con il ritorno di Vincenzo Nibali tra i protagonisti, a nove mesi dalla rovinosa caduta al Tour de France, che impose un intervento alla vertebra fratturata e una lunga riabilitazione, che sembra finalmente dare i suoi frutti.
Dopo il britannico Tao Geoghegan Hart, vittorioso lunedì nella frazione d’apertura con partenza e arrivo a Kufstein (Austria), Pavel Sivakov ha concesso il bis, conquistando la seconda tappa dell’ex Giro del Trentino, disputata fra Reith im Alpbachtal e Scena, per un totale di 178,7 chilometri.
Il russo ha preceduto sul traguardo Jan Hirt, secondo a 4″, e Mattia Cattaneo, terzo e in ritardo di 17″. Nibali si è piazzato al settimo posto, con un ritardo di 30″ dal vincitore. Sivakov, con il trionfo, ha conquistato anche il primato nella classifica generale, con un vantaggio di 8″ su Hirt e di 33″ su Cattaneo. Nibali è sesto a 39″ dal russo. Mercoledì è in programma la terza tappa del Tour of the Alps, da Salorno (Bolzano) e Baselga di Pinè (Trento). La corsa a tappe si concluderà giovedì 26 aprile, con la quinta frazione.
A fare notizia è però proprio la brillantezza dello “Squalo dello Stretto”, che domenica correrà la Liegi-Bastogne-Liegi e dall’11 maggio il Giro d’Italia, che scatterà con una salita da Bologna. La conferma negli attacchi che il messinese ha lanciato in entrambe le tappe, trovando però scarsa collaborazione in una Bahrain-Merida che peraltro dovrebbe lasciare a fine anno. Dovrebbe accoglierlo la Trek-Segafredo, il team in cui potrebbe chiudere una carriera ricca di trionfi e anche incassi di tutto rispetto.
Si rinnova così il feeling con una corsa già vinta due volte in carriera: “Sono legato a questa gara – ha spiegato Nibali all’Ansa –. Nel 2008 ho colto al Giro del Trentino una bella vittoria e nel 2013, dopo aver vinto questa corsa, ho conquistato il mio primo Giro d’Italia. Ricordo ancora le emozioni del successo a Folgaria nel 2008 davanti a Franco Pellizotti, che quest’anno sarà il mio ds. Dopo il Tour of the Alps volerò in Belgio. Questi percorsi potrebbero rivelarsi ideali anche in vista delle Ardenne“.
