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Nino Frassica e il Messina, un tifoso davvero speciale

Non importa in quale serie giochi (anche se ovviamente tutti la vorrebbero vedere nuovamente nelle categorie che contano): lui rimarrà sempre un fedele tifoso giallorosso. Stiamo parlando di Nino Frassica, l’amatissimo attore, tra i più popolari in tutta Italia.

L’inizio della sua carriera è stata indubbiamente segnata dalla collaborazione con Renzo Arbore, uno che per scovare il talento comico ha la stessa capacità in fatto di pronostici degli esperti di GallinaScommesse.it, mentre per farlo amare definitivamente dal grande pubblico è stata determinante anche la partecipazione a tutte le serie di Don Matteo, la fiction di Rai 1, campione assoluta di ascolti.

Nino Frassica
Nino Frassica a Sanremo

Nella serie ambientata prima a Gubbio e poi a Spoleto, Frassica interpreta un maresciallo dei carabinieri, Nino Cecchini, che esattamente come lui nella vita reale, tifa calorosamente Messina. In più di una puntata i riferimenti ai biancoscudati e ai loro anni d’oro tra A e B vengono fuori esplicitamente, come quando con il Capitano Anceschi interpretato da Flavio Insinna, cercano di sgattaiolare via da una visita ai Musei Vaticani per tuffarsi nel derby tutto giallorosso tra Roma e Messina. E poi non mancano riferimenti anche ad alcuni miti della scalata in serie A, come Alessandro Parisi e Arturo Di Napoli (che compie oggi 45 anni). Dunque non è del tutto “fiction” in questo caso il personaggio che Frassica interpreta nella serie di successo.

Nino Frassica
Il noto attore messinese con la maglia dell’Acr Messina

Anche se la serie D non ha certo un particolare fascino, chissà se Nino Frassica – Cecchini farà riferimenti al Messina anche nella prossima serie di Don Matteo, la dodicesima. Le riprese dovrebbero iniziare a breve, mentre la messa in onda su Rai 1 potrebbe non avvenire prima del 2020. Stando alle indiscrezioni che filtrano, Don Matteo 12 potrebbe anche essere l’ultima stagione della fiction.

Terence Hill ha da poco compiuto 80 anni e già dodici stagioni per una serie tv sono quasi da record. Tra le novità della nuova serie, si dà quasi per certa la partecipazione nel cast di Stefano De Martino, balzato negli anni agli onori della cronaca sia per la partecipazione ad Amici di Maria de Filippi che per la relazione sentimentale con Belen Rodriguez. De Martino da qualche settimana ha iniziato anche una nuova esperienza, quello di conduttore nella trasmissione di Rai 2 Made In Sud, dove si sta rivelando più bravo di quanto previsto dai suoi detrattori.

Nino Frassica
Nino Frassica è anche voce di Radio 2

Tornando a Frassica e al suo rapporto speciale con il Messina, non possiamo dimenticare che in questi anni, nel corso della trasmissione “Che Tempo che Fa” (a cui ancora oggi partecipa con grandissimo successo) e poi  addirittura nel corso del Festival di Sanremo, ha costretto bonariamente i conduttori Fabio Fazio e Claudio Baglioni a scrivere su un foglio “W il Messina”. Un tifoso davvero speciale dunque che, seppur lontano dalla città per ragioni professionali, non ha affatto dimenticato le sue radici e la sua passione per la squadra della città dello Stretto.

Indubbiamente Frassica e tutti i tifosi messinesi meriterebbero davvero la squadra in altre categorie, più consone alla storia e al tradizione del calcio cittadino, perché l’amore per i colori giallorossi non è mai mutato neppure con la squadra relegata ad intervalli regolari nel Dilettantismo.

Nino Frassica
Nino Frassica e Terence Hill in Don Matteo

Forse non tutti sanno infatti che il Messina è al cinquantesimo posto della classifica perpetua della Serie A, una graduatoria di valore puramente statistico in cui sono conteggiate le statistiche delle società con almeno una partecipazione al campionato a girone unico. Il Messina precede ben 17 squadre grazie ai 155 punti raccolti in cinque campionati disputati in Serie A, con un media punti molto più elevata rispetto alle formazioni che occupano le posizioni vicine in graduatoria.

Chissà quando si potranno sommare nuovi punti. La speranza di tutti è che non sia più necessario attendere altri 39 anni, come è accaduto con la lunghissima assenza prolungatasi tra il 1965 e il 2004.

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