Anche Palazzo Zanca è cardioprotetto grazie alla donazione di Renato Accorinti di un defibrillatore al corpo di guardia della Polizia municipale. L’ex primo cittadino ha consegnato infatti al Comune di Messina il nono dei defibrillatori semiautomatici donati alla città, acquistati con la differenza tra l’indennità percepita come sindaco e lo stipendio da professore, maturata in cinque anni di mandato.
L’apparecchiatura salvavita, per la cui installazione il Comune ha realizzato un’apposita colonnina, è stata collocata all’ingresso centrale nelle immediate vicinanze del corpo di guardia della Polizia municipale, che è operativo 24 ore su 24. I tecnici di Philips Emergency Care hanno provveduto all’attivazione del defibrillatore, che è quindi già funzionante. I primi otto defibrillatori sono stati già collocati e attivati in postazioni individuate insieme agli esperti del settore (SUEM 118, Ordini dei medici, dei farmacisti e delle professioni infermieristiche, Azienda sanitaria provinciale, Aziende ospedaliere, Croce Rossa Italiana) e con la collaborazione delle forze dell’ordine: al Commissariato Messina Nord della Polizia di Stato (villaggio Matteotti all’Annunziata), nelle caserme dei Carabinieri di Giostra-Ritiro e di Faro Superiore e in alcuni punti strategici del territorio come le farmacie di Castanea e Galati Marina, il bar Donato di Torre Faro, il bar De Luca di Briga Marina.
Nel mese di maggio verrà consegnato il defibrillatore destinato all’isola di Filicudi; con l’undicesimo, che verrà donato alla città di Reggio Calabria e collocato a Palazzo San Giorgio, si concluderà la prima fase del progetto “Messina Cardioprotetta”, per completare il quale Renato Accorinti ha comunque già in serbo altre sorprese. Intanto, già nei prossimi giorni potrebbe svolgersi l’incontro con il ministro della Salute Giulia Grillo per illustrare nel dettaglio il disegno di legge di iniziativa popolare sull’obbligatorietà dei defibrillatori in tutti i luoghi pubblici e non solo.
“La ministra Grillo – ha rimarcato Renato Accorinti – in un precedente incontro ha già espresso particolare interesse per questo progetto, che sarà a costo zero per lo Stato dal momento che saranno le strutture pubbliche e non (scuole, uffici, centri commerciali e altri luoghi di aggregazione) a doversi dotare di uno strumento la cui importanza per salvare vite è inversamente proporzionale al costo, sostenibile da parte di qualsiasi istituzione o soggetto privato. Contiamo di avere quindi il sostegno del Governo per introdurre questa norma di civiltà e di sicurezza pubblica”.