Alla vigilia dell’ultimo impegno di campionato, la trasferta di Canicattì, il veterano Nino Scarlata, pivot della Nuova Pallacanestro Messina, traccia un bilancio del torneo ormai prossimo alla fine e guarda agli imminenti playoff.
Dopo una domenica di stop forzato per la rinuncia di Girgenti Giants è arrivata per voi la notizia dell’approdo ai playoff. Siete felici di questo risultato?
Essere felice è dir poco perché dovremmo essere credo strafelici, anche se io sono arrivato da poco mi sento parte integrante della squadra e della società e per questo dico strafelice. Si tratta di un risultato importante per la squadra del presidente Caruso, persona in gamba che stimo tantissimo, per una società nuova come questa al primo anno di attività dovremmo essere strafelici di aver centrato i play-off quando ci sono squadre che per anni allestiscono roster per disputarli e poi non riescono mai a entrarci o per un motivo o per l’altro per cui essere entrati al primo anno con mille problematiche è una soddisfazione, ma a questo punto il bello deve ancora venire.
Adesso il campionato prima dei playoff prevede per voi un’ultima partita sul campo di Canicattì, formazione che per uno scherzo del calendario è come voi ferma da due settimane ed è alla ricerca dei punti salvezza. Che match sarà?
Stare fermi non è un bene né per noi né per loro, Canicattì ovviamente punta a vincere per raggiungere la salvezza, noi anche se ormai siamo dentro i playoff vorremmo una posizione di classifica più interessante del quarto posto, perché vogliamo chiudere in bellezza venendo da due sconfitte consecutive. Sarà comunque un match particolare perchè noi siamo ancora rimaneggiati con Stuppia a mezzo servizio e Molino indisponibile, ma siamo intenzionati a fare bene.
All’ultima giornata riposerete e aspetterete i risultati degli altri campi per sapere chi sarà il vostro avversario, probabilmente una fra Comiso e Gela. Chi preferiresti affrontare?
Sono entrambe ottima formazioni, messo alle strette ti direi Comiso perché Gela mi sembra più completa, più lunga come panchina, anche se Comiso ha dei tiratori come Savarese, Boiardi e Occhipinti; se proprio devo fare una scelta dico Comiso.
Dall’alto della tua esperienza, come ci si prepara al meglio per una serie di playoff? Cosa ci vuole per poter vincere gare così diverse in termini di intensità da quelle del campionato?
Ti ringrazio per l’esperienza, effettivamente vista l’età ne ho tanta [ride]; faccio l’esempio dello scorso anno a Torrenova; nella regular season non siamo andati benissimo rispetto alla qualità del roster che avevamo, però avevo sempre detto che prima o poi saremmo usciti fuori e infatti assieme agli altri protagonisti della promozione, anche Albana, Stuppia ed io abbiamo alzato il nostro rendimento, andando a vincere fuori casa a Milazzo, squadra che aveva stravinto la regular season, per cui sono fiducioso.
Per i playoff ci vuole il massimo della concentrazione,la felicità di aver raggiunto un risultato importantissimo ma la consapevolezza di aver vinto una battaglia ma non la guerra. Dobbiamo ripartire dalla spirito di Pozzallo dove siamo andati lì veramente rimaneggiati e abbiamo fatto un mezzo miracolo vincendo dopo due supplementari.
Mentalmente per un giocatore quando si entra nei playoff nella testa scatta un input particolare, si sa che si deve dare quel qualcosa in più, è una cosa automatica, è una cosa che viene da dentro; sono convinto che ci toglieremo ancora qualche soddisfazione perché ancora non abbiamo dato il 100% e speriamo che il top delle nostre prestazioni arrivi nei playoff.
Grazie Nino, vuoi aggiungere qualcosa in chiusura di questa intervista?
Devo ringraziare questa società per avermi dato la possibilità di continuare a giocare, mi hanno accolto a braccia aperte e sono stato ben voluto da presidente, allenatore e giocatori, ed è stato come trovare una famiglia, un bellissimo ambiente. Ringrazio in particolar modo Carmelo Caruso, persona molto speciale, sono orgoglioso di far parte di questa nuova famiglia, non hanno guardato la mia carta identità ma la mia esperienza e non so veramente come ringraziarlo. Hanno dato anche a mio figlio la possibilità di allenarsi con noi e sono molto felice, abbiamo già abbozzato qualcosa per un altro anno e non nascondo la verità che ciò mi ha fatto molto piacere, per me sarebbe una gioia immensa poter conquistare già quest’anno un’altra grande soddisfazione per la società e la mia carriera.