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Iliev: “Quel Messina poteva battere chiunque. La gente ci ha voluto bene”

Il tridente del Messina composto da Zampagna, Di Napoli e Iliev ha vinto la coppa messa in palio dalla pagina Facebook “Operazione Nostalgia”. Un successo sui social che testimonia quanto sia stato incredibile quel settimo posto in Serie A del 2004-05.

Dopo avere riascoltato Riccardo ed Arturo, la nostra Redazione ha contattato telefonicamente, in Serbia, anche Ivica, che non ha nascosto la sua soddisfazione. “Abbiamo vissuto tante emozioni, di cui sono fiero. In quegli anni in Italia si giocava il calcio migliore del mondo e noi abbiamo fatto bene in quel contesto. Abbiamo fatto la storia, per questo i tifosi e la gente ci ricordano con grande affetto. È stata anche la migliore parentesi della mia carriera fuori dalla Serbia”.

Ivica Iliev
Ivica Iliev in azione contro la Juventus

Iliev ricorda alti e bassi della prima annata in giallorosso: “È stata straordinaria, mi sono divertito. Potevamo vincere con qualsiasi squadra: abbiamo pareggiato solo con la Juventus, battendo invece Milan, Inter, Roma e Lazio. Mancavano solo i miei gol: ho fallito tante occasioni. Ma ricordo con piacere assist e dribbling, anche perché avevo tanta libertà sul campo”.

La squadra prese consapevolezza fin dall’esordio casalingo con la Roma, vinta per 4-3: “Una partita molto emozionante. Quel giorno ho sbagliato qualcosa, ma abbiamo aperto il campionato nel migliore dei modi, iniziando a credere che potevamo disputare un grande campionato. Fabiani fece un gran bel lavoro, effettuando acquisti importanti”.

Iliev
La prova tv nel match con l’Ascoli costò tre giornate di squalifica a Iliev

Il gol arrivò soltanto nel match vinto in casa contro l’Udinese“Ricordo che ero molto felice e che lo furono un po’ tutti in città e in società. Quando ti manca qualcosa, lo avverti, anche a livello mentale. Poi mi sono sbloccato. Eravamo già salvi e sognavamo addirittura l’Europa. Se  la Roma non fosse andata in finale di Coppa Italia saremmo stati dentro. Abbiamo concluso il campionato davanti alle due romane, è stato fantastico”.

Dal secondo campionato in A, nel 2005-06, iniziarono però le difficoltà. Per Iliev arrivarono anche tre giornate di stop dopo il match con l’Ascoli. “Fui il primo a essere squalificato con la prova tv, ancora prima di Adriano. Volevo fare tanto per la squadra e pensavo solo al risultato. Peccato, quell’anno sono successe tante cose. La società non mi ha ceduto alla Roma e poi il mercato venne chiuso per il caso Mexes. Infine passai in comproprietà al Genoa”.

Iliev
Iliev è stato grande protagonista in Bundesliga con l’Energie Cottbus

In rossoblù 17 presenze e tre reti, prima del rientro a Messina: “Dopo Calciopoli sono tornato in giallorosso, dove mi volevano tutti. Stavo bene con i tifosi e la società. Retrocedemmo in B ma si poteva fare di più. Non giocammo un bel calcio. Lo schieramento tattico non si sposava con le caratteristiche dei ragazzi. Ci furono tanti cambi e sul mercato sono stati commessi tanti errori che abbiamo pagato”.

Molto positiva fu poi l’esperienza in Bundesliga, con l’Energie Cottbus: “Sono stato inserito un paio di volte nel migliore undici della settimana. Pensare che giocavo nello stesso ruolo di Franck Ribery, che da dieci anni era ai vertici con il Bayern Monaco. In Germania peraltro il campionato era più divertente per i giocatori, più che in Italia”.

Ivica Iliev
Ivica Iliev celebra una rete realizzata con la maglia del Partizan Belgrado

Zampagna dice che lo chiamavi “grande mago” e ha parlato di te come un ragazzo eccezionale. Di Napoli ha ricordato il derby vinto con la Reggina, quando lo abbracciasti dopo il suo gol. “Riccardo e Arturo erano grandi giocatori, attaccanti fantastici. È stato bello giocare con loro. Eravamo una bella squadra, con i vari Coppola, Donati, Sullo, Giampà, Parisi, Zoro, Storari, Zanchi, Rezaei e Mamede. Non vorrei dimenticare nessuno. Amoruso e Iuliano peraltro sono grandi amici e li vedo spesso a Milano”.

Iliev infatti da tre anni e mezzo è direttore sportivo del Partizan Belgrado. “Mi trovo davvero a mio agio in questo nuovo ruolo e ho già vinto uno scudetto, tre Coppe di Serbia e siamo stati protagonisti di un anno straordinario in Europa. Da noi non ci sono però grandi ingaggi né particolari scambi con il calcio italiano”.

Ivica Iliev
Ivica Iliev ha vinto uno scudetto e tre Coppe di Serbia da ds del Partizan Belgrado

Oggi il Messina è in serie D e fatica a risalire. Iliev segue ancora le vicende della squadra: “È un momento bruttissimo, soffro anche io. La città e la squadra non meritano questo stadio in quelle condizioni. Non saprei cosa dire ai tifosi: spero possano risalire dopo momenti bui, anche perché i giallorossi sono sempre stati in altre categorie”.

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