Riparte giovedì 31 gennaio, alle ore 21, nell’Aula Magna dell’Università (con ingresso gratuito) la trentunesima stagione de “I Concerti dell’Ateneo Messinese”, una manifestazione culturale di grande rilievo universitario e cittadino. Il cartellone della stagione 2019 si rivela ricco ed interessante, e comprende – come sempre – una grande varietà di generi musicali, tale da soddisfare i più svariati gusti del pubblico, specialmente di quello studentesco: Tango, Jazz, Colonne sonore di film italiani e stranieri, Pop, Musical e Rock. Come è ormai tradizione, tutti i concerti si svolgeranno nell’Aula Magna dell’Università, prestigiosa sede istituzionale, il giovedì alle ore 21. Dando uno sguardo al programma, si può notare che è stato dato particolare rilievo allo spettacolo inaugurale (31 gennaio) ed a quello conclusivo (9 maggio), che – non a caso – saranno dedicati rispettivamente al Flamenco ed al Tango, due generi che riscuotono sempre grandi consensi da parte del pubblico. Molti degli altri appuntamenti saranno a carattere tematico e prevedono un omaggio a Mina (7 febbraio), una serata dedicata alle liriche d’amore, in coincidenza con la festività di S. Valentino (14 febbraio), celebri danze per pianoforte a quattro mani (21febbraio), fantasie su Arie d’Opera (14 marzo), la musica pianistica americana (4 aprile) e famose colonne sonore (2 maggio). Infine ci saranno anche alcuni concerti che spazieranno su un repertorio molto più ampio: il 7 marzo il Trio Friedrich andrà da Mozart alla musica Klezmer; il 21 marzo la Camerata Musicale Ligure proporrà il meglio della musica italiana, da Rossini alle musiche da film di Rota, Morricone e Piovani, fino alla Canzone d’autore di Fabrizio De André e Renato Carosone; la settimana successiva (28 marzo) viaggeremo fra Napoli e Broadway, con Canzoni napoletane e Musicals; infine l’11 aprile il Duo des Alpes presenterà un simpatico programma che andrà dal Barocco di Vivaldi fino al Rock di Michael Jackson. Con queste premesse, con un cartellone così musicalmente ricco, il pubblico non potrà che applaudire soddisfatto, anche alla nostra Università, sempre pronta ed attenta a valorizzare la cultura nei suoi molteplici aspetti.