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La Benfapp vuole tornare al successo. Sodini: «Intensità e ritmo per quaranta minuti»

Si è svolta presso la sala Stampa “Daniele Di Noto” del PalaSikeliArchivi, la conferenza stampa di coach Marco Sodini in vista dell’impegno casalingo contro la Virtus Cassino, valevole per la 18esima giornata del campionato di LNP Serie A2 Old Wild West. Palla a due prevista per domenica 27 gennaio alle ore 18 al PalaSikeliArchivi di Capo d’Orlando.

«Domenica affronteremo Cassino, con la voglia di reagire dopo la brutta prestazione fatta a Treviglio. Sappiamo che non sarà una partita facile, dato che Cassino ha inserito da poco un grande giocatore come Mike Hall e poche settimane fa hanno battuto sul proprio campo la capolista Virtus Roma. E’ una squadra che è cambiata rispetto all’andata, oltre a Mike Hall hanno ingaggiato l’esperto play Sorrentino e rilasciato Masciarelli. Il loro quintetto al momento è composto da Sorrentino, Pepper, Raucci, Hall e Castelluccia , un quintetto molto grosso per gli standard della A2, con due lunghi che amano aprire il campo, così come Tommaso Ingrosso che è il cambio dei lunghi. A completare la rotazione Paolin e De Ninno.
Parks chiude il palleggio

Vogliamo riprendere il filo del discorso che, dopo la partita con Agrigento, si è un po’ smarrito dopo la partita di Treviglio. Dobbiamo avere intensità e aggressività sui 28 metri di campo per tutti e 40 i minuti di gioco e vogliamo essere molto più performanti in difesa, rispetto a quanto visto nell’ultima partita. Voglio che ci siano più giocatori a rimbalzo e che ci siano molti meno errori individuali. Dal punto di vista difensivo vogliamo limitare Pepper e non permettere situazioni di tiro aperto ai lunghi.

Uso un ossimoro per definire quella che deve essere la chiave della nostra partita: la rabbia calma. La rabbia della reazione in seguito alla prestazione di Treviglio, la calma di sapere che un errore di percorso non deve far cambiare, non solo l’umore, ma anche l’atteggiamento della squadra. Parlando con i miei ragazzi ho usato una frase di una canzone di Lucio Battisti, “Come può uno scoglio arginare il mare”, traducendola in inglese più o meno con “Una pietra scagliata non può arginare lo scorrere del fiume”.

Orlandina
Joseph Mobio

Il quadro della settimana è “La grande onda di Kanagawa” dell’incisore giapponese Katsushika Hokusai. L’incisione fa parte di una raccolta chiamata “Le 36 vedute del monte Fuji”. Oggi vi voglio parlare dei punti di vista. Abbiamo iniziato la settimana immaginando di non avere Parks, poi invece la squalifica è stata ridotta e Jordan sarà della gara domenica. Ma noi dobbiamo prendere ogni difficoltà come un’opportunità. Con l’assenza di Parks, Mobio avrebbe potuto avere una grande opportunità individuale, ma in assoluto, tutto quello che cerca di abbatterci lo fortifica, indipendentemente dal fatto in sé. Ho cercato di parlare durante tutta la settimana ai miei ragazzi che dobbiamo avere lo spirito di rimanere a galla, come questa zattera nel quadro, che nonostante le onde alte rimane a galla. Il pittore giapponese è stato 7 anni nei pressi del monte Fuji, spostandosi e dipingendo sempre lo stesso soggetto con punti di vista diversi. È quello che dobbiamo fare noi, vedere e affrontare le difficoltà da diversi punti di vista, senza mai abbatterci. 

Voglio chiosare con un discorso su Jordan Parks. In settimana ho parlato a lungo con lui, non possiamo tollerare che il suo nervosismo, dovuto alle provocazioni degli avversari, condizioni le prestazioni della squadra. Da ragazzo intelligente e da campione qual è ha recepito il messaggio, faremo in modo che non accada in futuro.»

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