La Coppa Italia è il primo titolo conquistato dalla Top Spin Messina nella sua storia. Dal 2007, anno della fondazione, al 13 gennaio 2019, data che resterà per sempre indelebile. In bacheca, grazie alla finale vinta contro il Cral Comune di Roma, c’è adesso un trofeo che riempie tutti d’orgoglio. Cinque vittorie su cinque ottenuti in una tre giorni dalle tante emozioni. Il trionfo ha il volto di quattro atleti, tutti giovani, sui quali ha scommesso la società del presidente Quartuccio.
Marco Rech Daldosso, classe ’92 ed attuale numero 2 del ranking, ha commentato così la grande performance collettiva di Terni: “Era uno degli obiettivi stagionali e siamo contenti di averlo raggiunto. Sappiamo che lo sforzo fatto dalla società è stato importante e siamo contenti di esserci fatti trovare pronti alla prima occasione. Personalmente ho disputato un buon torneo, peccato solo per l’ultima gara persa contro Chen”. Il doppio imbattibile, con il bresciano che ha fatto coppia con Amato, l’arma in più: “E’ stata una piacevole sorpresa, con Antonino ci siamo trovati bene e potrebbe essere molto importante anche in vista dei prossimi impegni internazionali. Ringrazio il presidente Quartuccio, il tecnico Liang e tutti i nostri sostenitori che ci hanno supportato in questi giorni, inondandoci di messaggi nei gruppi Whatsapp”.
Il sigillo sulla vittoria della Coppa Italia lo ha posto il ventunenne Jordy Piccolin che ha regalato alla squadra il punto del definitivo 3-1 su Roma: “Nell’ultimo incontro contro Pavan sono stato subito duro sin dal primo punto. Ho disputato una buona partita tatticamente e a livello emotivo è stato bello far vincere tutta la squadra grazie alla mia vittoria” ha detto il bolzanino. “Siamo stati un po’ fortunati a non trovare nel nostro percorso Carrara, la squadra che ci avrebbe dato più fastidio, ma abbiamo fatto il nostro e sapevamo di essere forti. La mia dedica va alla società, al presidente Quartuccio e a Liang che ci supportano in tutto, inoltre ai miei genitori e agli allenatori che mi seguono a Formia”.
Al terzo anno nella Top Spin, questo trofeo ha un sapore particolare per il “veterano” del gruppo, il ventenne palermitano Antonino Amato: “E’ stata un’emozione molto forte per me, pensando soprattutto agli sforzi compiuti dal presidente Quartuccio e da Liang per il movimento messinese ed anche regionale. La Top Spin rappresenta la punta di diamante del tennistavolo siciliano e sono felice di aver contribuito a portarla sul tetto d’Italia. Il doppio? Con Marco siamo due giocatori di controllo e siamo andati a memoria, risultando di fatto imbattibili. Si è visto lo spirito di squadra su ogni punto, ciascuno ha dato anche da fuori il supporto ai compagni nei momenti di difficoltà. Alzare la Coppa è stata una grande gioia. Un momento davvero indimenticabile, speriamo il primo di una lunga serie”.
Infine, il mantovano Damiano Seretti, classe ’94, alla sua seconda stagione di fila con la Top Spin: “Avevo giocato delle finali scudetto ma le avevo sempre perse, stavolta è andata bene. Il presidente, il tecnico e anche noi volevamo fortemente vincere. E’ stata una bella emozione, legata soprattutto all’ultima partita di Piccolin. Non era così scontato riuscire ad imporsi, anche Carrara era più forte di Roma ed era uscita sconfitta, però ci siamo dimostrati più forti. Siamo stati più squadra rispetto agli altri, siamo rimasti uniti. Anche per questo sono felice di far parte della Top Spin. Questo successo in Coppa ci dà una bella spinta anche per il campionato, pensando ai playoff. Siamo competitivi e possiamo giocarcela con tutte, anche con Carrara e Milano”.