Ovviamente ci sono ancora delle cose da sistemare, vogliamo migliorare nelle vittorie in casa. Siamo tra i migliori per quanto riguarda il record in trasferta, ma tra i peggiori tra le mura amiche. Parlando della partita di domenica, è un derby, spero che ci sia lo stesso clima che c’era a Trapani, così come quello dell’andata contro Agrigento. Sono una squadra di grande talento allenata egregiamente da coach Franco Ciani.
Ambrosin è stato appena nominato miglior Under 21 del mese di dicembre, Bell è uno degli americani più talentuosi. Il capitano Evangelisti non ha bisogno di presentazioni, nonostante qualche acciacco fisico, dovremo tenere d’occhio Cannon che ci ha massacrato all’andata. Non so se giocherà Zilli che mi piace molto, in caso avrà più spazio il giovane Guariglia, mentre dalla panchina escono Pepe e Fontana che sono due giocatori di rottura. La continuità di Agrigento nel mantenere coach Ciani è un valore aggiunto, perché normalmente le sue squadre sono molto più pronte a giocare insieme. Inoltre hanno sempre preso due americani funzionali al sistema.
“La Camera di Vincent ad Arles” di Vincent Van Gogh è uno dei quadri più famosi al mondo, ci sono tre versioni del dipinto. Van Gogh ha dipinto due di queste stanze in manicomio, perché gli ricordavano casa sua.
A me interessa il concetto di casa. Dobbiamo alzare l’intensità quando giochiamo in casa nostra. Abbiamo giocato poche partite e pochi sprazzi come vorrei che facessimo in casa, forse solamente contro Scafati e per due quarti con Siena abbiamo espresso tutto il nostro potenziale al PalaSikeliArchivi.
Abbiamo bisogno di aumentare ancora questa energia in casa nostra. Dobbiamo vincere tutte e otto le partite che avremo in casa nel girone di ritorno. Quando produciamo una buona pallacanestro dobbiamo essere in grado di ammazzare la partita. Non credo si tratti di pressione, ma solo di migliorare la consapevolezza che abbiamo di noi stessi.»