Nel 2018 ha centrato il terzo posto nel massimo campionato slovacco, debuttato in Europa League e vissuto grandi emozioni nelle prime gare ufficiali con la Nazionale ungherese. “Per compiere grandi passi non dobbiamo solo agire ma anche sognare” è il motto scelto da Giovanni Costantino, tecnico messinese da tempo nello staff di Marco Rossi, ex difensore di Sampdoria e Brescia ed attuale ct magiaro.
Premiato dall’AIAC di Messina per l’attività internazionale nell’ambito del “The Best Coach”, Costantino ha ripercorso le tappe di dodici mesi per lui da ricordare: “Siamo arrivati terzi in Slovacchia dopo aver vinto il campionato in Ungheria con l’Honved Budapest nella stagione precedente. Alla guida del DAC Dunajskà Streda abbiamo raggiunto la qualificazione in Europa League, un traguardo che alla società mancava da 25 anni. Siamo riusciti ad ottenere ciò che nessuno si aspettava ed abbiamo giocato anche il primo preliminare contro la Dinamo Tbilisi, passando il turno grazie alla vittoria in Georgia, poi abbiamo lasciato la squadra per approdare nella Nazionale dell’Ungheria”. Un 2-1 in rimonta grazie alla doppietta di Bayo, nella notte di Tbilisi, valso il passaggio al turno successivo dopo l’1-1 dell’andata.
Con Marco Rossi il rapporto è ormai consolidato e le soddisfazioni sin qui sono state tante. “E’ un grande professionista – commenta Costantino – oltre che una persona rispettosa, la cosa più importante per un allenatore. Io lavoro come match analyst e opero anche sul campo, ricopro quindi diverse mansioni. La qualità migliore di Marco Rossi è che tratta tutti alla pari anche se è lui il capo allenatore, facendo sentire gli altri parte integrante dello staff”.
Nelle qualificazioni che scatteranno a marzo l’Ungheria proverà a strappare il pass per Euro 2020. Due i posti a disposizione senza ricorrere ai playoff, uno ha però una favorita d’obbligo: “Penso che il primo posto sia già deciso. Guardando la rosa della Croazia, da Modric a Brozovic, ha dei giocatori che fa paura solo nominarli. Noi ce la giocheremo con il Galles di Bale e la Slovacchia di Hamsik e Skriniar. Nella Nations League abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare con tutte, battendo Grecia, Finlandia e Estonia. E’ dura, ma vogliamo farcela, anche perché una delle sedi di Euro 2020 sarà proprio Budapest. Partiremo affrontando fuori la Slovacchia, quasi un derby, poi avremo la Croazia in casa. Un calendario difficile, però vogliamo provarci”.
Finlandia, Ungheria, Slovacchia e ancora Ungheria nel percorso del giramondo Giovanni Costantino: “Girare il mondo è bello, si fanno nuove esperienze e si imparano tante cose. Ogni nazione possiede una propria cultura sportiva e un modo di giocare, si trovano allenatori con mentalità diversa. Tutto serve per potersi sempre migliorare”. Poi esprime un desiderio: “Chissà che però un giorno non possa accadere di lavorare nel Messina…”.