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Lo Re: “Stiamo bonificando il Celeste. Un museo con la collaborazione di tutti”

Il Città di Messina è rientrato al “Celeste”, una struttura che ebbe in concessione dal 2010 al 2014. Il presidente Maurizio Lo Re ne ha approfittato per annunciare i programmi del club: “Nei mesi scorsi avevamo effettuato un sopralluogo e appurato le pessime condizioni in cui versava l’impianto. Ora ne prendiamo possesso ufficialmente, dopo l’autorizzazione arrivata dal Comune il 16 ottobre scorso, che si estenderà fino al 30 maggio 2019”. 

Nelle ultime settimane è stata avviata una vera e propria bonifica: “Abbiamo già effettuato alcuni lavori di disinfestazione e scerbatura. Quando siamo entrati per la prima volta abbiamo dovuto indossare guanti e mascherine anti-gas. L’impianto è stato peraltro ripetutamente vandalizzato. Bisogna subito ricollocare portoni e lucchetti, per evitare nuove irruzioni”. 

Ciccio Currò
Alcuni degli scatti dedicati a Ciccio Currò

Nell’occasione è stata ripristinata anche la stanza dedicata a Ciccio Currò, storico massaggiatore del calcio messinese, scomparso nell’aprile del 2012, al quale era stata dedicata una mostra fotografica: “Il “Celeste” è la casa dei messinesi e degli amanti del calcio. Rappresenta qualcosa di unico, ci è passata la storia. Il primo obiettivo è quello di reperire tutto quello che è necessario per trasformarla in un vero e proprio museo. Chiederò la collaborazione degli appassionati e dell’Acr, se hanno materiale disponibile per arricchirla, e la apriremo in determinate fasce orarie. È un modo per ricreare qualcosa, dopo anni bui per il calcio cittadino”.

servizi igienici
Le pessime condizioni dei servizi igienici del “Celeste”

Dal massimo dirigente arriva un nuovo assist al sodalizio presieduto da Pietro Sciotto: “L’Acr ha obiettivi più importanti, vuole raggiungere il professionismo. Noi non chiudiamo le porte a nessuno, siamo aperti a qualsiasi collaborazione. Siamo anche pronti, come in estate, a trasformarci nel settore giovanile di una prima squadra professionistica cittadina. Per noi sarebbe meglio fare affidamento su un’unica realtà: dobbiamo rappresentare una famiglia, legata dalla maglia giallorossa, al di là delle sigle”. 

Nel 2019 il Città di Messina spera di tornare a giocare al “Celeste” dei match ufficiali di campionato: “Vorremmo ottenere una concessione più ampia. Serve infatti un fondo in sintetico, per aprirlo a più società. Può diventare di nuovo un tempio del calcio cittadino e rappresentare la sede ideale di un vivaio importante. Non credo invece possa diventare lo stadio principale. Abbiamo avuto un fitto dialogo con Questura e Prefettura e ci dicono che il “Celeste” non potrà mai essere omologato per un torneo di C”.

Al “Celeste” necessari interventi di scerbatura e bonifica. Vanno ripristinate le vetrate divelte

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