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Messina

Il Messina affonda anche a Palmi (3-0). Solo due legni per gli ospiti

Settima sconfitta stagionale in undici uscite per i peloritani, superati anche da una delle principali rivelazioni del torneo. La formazione di Biagioni centra due pali con Rabbeni e Petrilli dopo la rete di Mistretta, ma si scoglie nel finale, quando vanno a segno anche Ouattara e Calivà. 

La cronaca. Tra i pali torna dopo qualche settimana Meo, in difesa spazio agli under Sarcone e Dascoli, in mezzo confermata la coppia centrale Porcaro-Ibojo, mentre il trio di centrocampo è composto da Bossa, Genevier e Traditi e in avanti Cocimano e Petrilli sono gli attaccanti laterali a servizio della punta centrale Rabbeni.

Messina
L’undici titolare del Messina (foto Nino La Macchia)

L’inizio del Messina sembra incoraggiante, i peloritani creano tante situazioni interessanti senza però impensierire più di tanto Barbieri. Al 12’ Cocimano cicca la botta al volo vanificando un buon assist di Petrilli, mentre poco dopo è insidioso Ibojo da buona posizione, sugli sviluppi di una punizione di Genevier. Ma si sa, nel calcio se una cosa può andare male riesce ad andare anche peggio, così al primo affondo la Palmese passa. Saba riesce ad andare via in contropiede trovando Mistretta tutto solo che batte Meo, punendo la difesa giallorossa nell’occasione assente ingiustificata. Neanche il tempo di assorbire la botta del gol che iniziano i cori di contestazione dei circa 50 tifosi peloritani giunti a Palmi, senza vessilli giallorossi ma soltanto con uno striscione eloquente. Siamo appena al 14’.

Mistretta
Mistretta celebra la rete del vantaggio (foto Nino La Macchia)

Poco dopo la Palmese protesta per un atterramento di Mistretta in area di rigore, il direttore di gara lascia proseguire. Il Messina ci prova con Porcaro che solo davanti a Barbieri spara in bocca all’estremo calabrese, ma la posizione irregolare dell’ex Rende avrebbe comunque vanificato tutto. Al 23’ è Petrilli a reclamare la massima punizione per un presunto tocco di mano in area da parte di un difensore neroverde, ma viene ammonito per proteste. Bisogna attendere poi il 39’, quando è Rabbeni a centrare un clamoroso palo, sul traversone di Cocimano. I peloritani si confermano quindi poco fortunati. Al 45’ buona iniziativa di Petrilli, il cui tiro viene bloccato dall’estremo difensore calabrese. Nel recupero l’ex attaccante del Padova centra un altro legno: conclusione sporca, che si stampa sul palo. Il Messina rientra negli spogliatoi sotto di un gol e si morde le mani per la doppia occasione sprecata.

Messina
I sostenitori del Messina ricordano un tifoso scomparso (foto Nino La Macchia)

In avvio di ripresa Mistretta calcia a botta sicura ma fallisce clamorosamente l’appuntamento con il possibile 2-0, dopo il tentativo di Colica, ben imbeccato da Bonadio. Biagioni si gioca la carta Arcidiacono, che dopo due settimane di assenza forzata torna in campo, rimpiazzando Cocimano. Si gioca adesso sotto una pioggia battente. Al 12’ l’ex Bonadio centra la traversa, prolungando la serie di legni di giornata. Nove minuti dopo ci prova Ibojo, ma il suo colpo di testa sugli sviluppi di un corner è alto sulla traversa. Viene deviata in angolo anche la conclusione di Bossa e, sulla battuta, è ancora impreciso lo stacco di Ibojo. Il Messina non ha nulla da difendere e Biagioni si gioca anche la carta Gambino nel finale, che però sarà di marca neroverde. Al 35’ è debole il tentativo di Ouattara, bloccato da Meo.

Ouattara
Ouattara sigla la rete del raddoppio (foto Nino La Macchia)

Sono le prove generali del raddoppio, dal momento che al 40’ l’under ivoriano firma la rete del raddoppio, al termine di una splendida azione dei locali. Fa festa il pubblico calabrese, che celebra nel migliore dei modi la “giornata neroverde”, mentre il Messina non intravede la luce in fondo al tunnel. L’ex Sancataldese è ancora insidioso nel finale, i peloritani sono al tappeto e incassano addirittura il definitivo 3-0 firmato da Calivà all’89esimo. La Palmese, fin qui sconfitta di misura soltanto dal Bari, si esalta contro i siciliani, realizzando ben tre reti (erano appena sette dopo le prime dieci giornate) riportandosi a una lunghezza dalla zona playoff. Per il Messina, abbandonate in fretta le velleità di primato, una classifica sempre più preoccupante.

Messina
Solo uno striscione e niente vessilli per i sostenitori del Messina (foto Nino La Macchia)

Il tabellino. Palmese – Messina 3-0 
Marcatori: al 14’ pt Mistretta, al 40’ st Ouattara, al 44′ st Calivà.
Palmese: Barbieri, Lavilla (28’ st Chidichimo), Gambi (K), Lucchese, Bruno, Cinquegrana, Calivà, Colica (41′ st Pascarella), Mistretta (7’ st Ouattara), Bonadio (28′ st Brunetti), Saba (18’ st Barbaro). In panchina: Jusufi, Pittelli, Basile, Trentinella. Allenatore: Ivan Franceschini.
Messina: Meo, Sarcone (18′ st Biondi), Dascoli, Porcaro, Ibojo, Bossa, Cocimano (5’ st Arcidiacono), Traditi (28’ st Gambino), Rabbeni, Genevier (K), Petrilli (33’ st Carini). In panchina: Ragone, Lundqvist, Mancuso. Cossentino, Pizzo. Allenatore: Oberdan Biagioni.
Arbitro: Marco Russo di Torre Annunziata. Assistenti: Francesco Arena di Roma 1 e Carmine Castiglione di Frattamaggiore.
Note – Ammoniti: Petrilli (M), Lavilla (P), Biondi (M), Ouattara (P). Recupero: 1’ pt e 4′ st.

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