Tutto rinviato, finché si può. Perché non si sbilanciano, negli scontri alla pari, le protagoniste del sesto turno della Serie D. Cinque pareggi riportano l’equilibrio in classifica. Pochi gli aggiustamenti, decisi più dal calendario che da 90′ avari di emozioni. E così, a far notizia, resta soltanto la Nocerina. Ancora arrembanti, lontano da casa, i molossi si ritrovano addirittura sulla scia di un Bari non brillante.
Gli uomini di Viscido si esaltano dunque in rimonta, nel silenzio spettrale di un Presti ancoraa porte chiuse. Il Gela, balbettante in casa, cambia però marcia nel match che vale un posto in zona play-off. Subito a ritmo alto, biancazzurri tengono il campo per oltre mezz’ora, sprecando la migliore occasione, sul destro di Ragosta, prima dell’intervallo. La Nocerina al 71′ va sotto: proprio Ragosta si fa perdonare con un assist delizioso per Alma, che a botta sicura mette dentro l’1-0.
Tanto basta ai campani per ritrovarsi e ricacciare il Gela nella propria crisi, appena 3′ più tardi. Pecora svetta su tutti e batte Castaldo. Al 90′ la grinta della Nocerina a prevale, quando un calcio di punizione, battuto da Odierna, forza il precario equilibrio dei nisseni e fa 1-2. Adesso i molossi sono al terzo posto, a -3 dalla vetta.
Cala infatti il Bari, che raccoglie il secondo pari consecutivo. A guadagnare morale, nella sfida ai galletti, è stavolta il Marsala, che difende l’imbattibilità casalinga e riacciuffa la capolista nel secondo tempo. Stavolta non basta insomma l’inerzia ai pugliesi, che si trovano in vantaggio a metà gara. Un calcio d’angolo è fatale, per gli azzurri, se Beninvegna devia in porta nel tentativo di anticipare un avversario.
Il fortuito vantaggio non è comunque da lezione ai biancorossi, che arretrano dopo l’intervallo. Il Marsala viene fuori in un paio di occasioni ed al 58′ rimette i conti in pari con Prezzabile. Dall’incornata vincente, che fissa l’1-1, succede ben poco. I siciliani esultano e puntano adesso la parte sinistra della classifica. Mister Cornacchini giustifica qualche lancio di troppo con le condizioni del terreno di gioco, ma lo scarto sul secondo posto è già calato ad un punto.
Il Locri vanta appunto la complicità del calendario, che spinge i granata a 13 punti. Poco può il Rotonda, che fatica ad adattarsi al nuovo torneo ed al girone meridionale, in un digiuno che dura da cinque turni. La resistenza dei lucani è vanificata a metà ripresa, col calcio di rigore trasformato da De Marco. Sei minuti dopo è già 2-0, ad opera di Pagano. Sul gong Tedesco fissa il finale sul 3-0.
Perdono invece contatto con le prime file Acireale e Sancataldese, che si annullano nel primo derby isolano fuori dai giri di riscaldamento. Il primo tempo è da buttare via, ma al 56′ un guizzo di Bellomonte porta avanti i granata. Puntuali scattano dunque i riflessi dei verdeamaranto, che in men che non si dica agguantano l’1-1 con Ficarrotta. Da allora domina un acquazzone, che frena a quota 10 ospiti ed acesi.
Ed a distanza si intravede la Turris, che balza adesso ad 8 punti e – complice il punto di penalizzazione appena inflitto alla squadra di Breve – ha la top 5 a portata di mano. I corallini, in casa, confermano il loro stato di forma contro il Messina, che accenna una reazione ma cade anche con Oberdan Biagioni alla guida (QUI la cronaca). Il botta e risposta tra Cunzi e Petrilli, lo scioglie quindi Longo, che a 8′ dalla fine piega sul 2-1 la biancoscudata, legata mani e piedi alla zona play-out.
Stessa parabola la segue anche l’Igea Virtus, in caduta libera anche in casa. La Cittanovese segna due gol per tempo con Cucinotti, Ficarra ed in mezzo una doppietta di Abayian, guadagnando una settimana di tranquillità con l’aiuto del calendario. Il dramma è infatti tutto giallorosso, se la formazione di Mancuso incassa la quarta sconfitta consecutiva e mostra già troppe debolezze in organico.
Non si fanno male Palmese e Portici, che rimangono bloccate sullo 0-0 e sono perfettamente a galla, ad 8 punti. Non servono invece a nessuno i pari di Castrovillari-Roccella e Città di Messina-Troina.
In Calabria, i rossoneri non capitalizzano il vantaggio firmato da Puntoriere, al 41′ e consegnano a Rondinelli metà della posta in palio, che tiene in fermento gli jonici pur senza scossoni nella zona bassa.
Il punto guadagnato al Franco Scoglio tiene invece i peloritani, da soli, lontani dal primo successo in stagione. Gli ennesi restano bloccati ad 8 punti e, come per il Castrovillari, rischiano già di essere spintonati nelle retrovie.
Nel prossimo turno le corte distanze in classifica stemperano le attese. Sul campo dell’ACR Messina torna Sasà Marra, da avversario, col suo Castrovillari. Al San Nicola scocca invece il primo momento-verità. Tra Bari e Locri c’è in palio il primo posto ed ovviamente quasi tutti i pronostici della vigilia sono per i calabresi.