Elios Manzi torna da Cancun con un terzo posto che da morale in prospettiva futura. Perché arriva dopo un periodo non molto fortunato e consente di alimentare il sogno nel cassetto che si chiama Tokyo 2020. Il percorso verso la qualificazione olimpica è appena iniziato ma questi risultati trasmettono fiducia.
In Messico si è visto un Manzi non ancora al top ma capace di fare vedere sul tatami quelle che sono le sue qualità di judo. Impegnato nei 66 chilogrammi, il 22enne portacolori delle Fiamme Gialle, seguito da Antonio Ciano si è messo al collo il bronzo vincendo per ippon i primi due incontri della Poule con l’idolo di casa Ulises Mendez e il portoricano Juan Postigos. Nella successiva sfida che avrebbe potuto proiettarlo in semifinale veniva battuto da un waza ari del russo Mikhail Puliaev che, ad un secondo dal termine, avrebbe dovuto ricevere il terzo shido visto l’atteggiamento passivo adottato nella parte conclusiva dell’incontro.
Nei recuperi verso il terzo posto Elios Manzi si imponeva con un ippon sul tedesco Manuel Scheibel per poi aggiudicarsi al golden score la finale per il bronzo con il brasiliano Daniel Cargnin. Sconfitta al primo turno per la furcese Martina Lo Giudice nei 57 chilogrammi.