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Il Messina in Coppa sa solo vincere, Gela ko ai rigori (5-3). Sbaglia Misale

Dal dischetto l’ACR non sbaglia, mentre l’ex spedisce il pallone sulla traversa. 1-1 al 90′: un altro ex, Ragosta, risponde dagli undici metri a Genevier, che si adatta da centrale difensivo e bissa la rete siglata appena tre giorni prima a Cittanova. Infantino aveva varato un ampio turn-over, tenendo inizialmente almeno sei titolari a riposo. 

Il pre-partita. Terzo turno di Coppa Italia per il Messina che, dopo avere eliminato l’Igea Virtus e il Città di Messina, sfida in trasferta il Gela, che ha superato Troina e Marsala. Inevitabile il turn-over per Infantino, atteso domenica da una fondamentale sfida di campionato con l’Acireale, la squadra che ha allenato fino a qualche mese fa. Esclusi dalla lista dei convocati gli infortunati Sarcone e Mbaye, restano per un turno a riposo anche Meo, Porcaro, Biancola e Cossentino. Si accomodano in panchina anche Arcidiacono, Gambino e Cocimano. Esordio assoluto per il portiere Compagno, mentre Genevier ricopre l’inedito ruolo di centrale difensivo. I padroni di casa schierano tra i titolari gli ex Mileto, Misale e Ragosta, con Polito in panchina. Numerosi gli assenti, su tutti Bonanno e Sowe.

Biondi e Russo
Biondi e Russo cercano lo stacco su un corner (foto Nino La Macchia)

La vincente sfiderà una tra Cerignola (vittorioso ai rigori con l’Altamura) e Picerno, attuale capolista del girone H, negli ottavi di finale, in programma il prossimo 28 novembre. Il match si gioca a porte chiuse. Il “Vincenzo Presti” è chiuso al pubblico già da febbraio e dal momento che il Comune è commissariato non si trova una soluzione per la riapertura degli spalti. In settimana la società nissena ha preannunciato il proprio disimpegno e in mancanza di risposte chiare in tempi brevi quella che al momento sembra soltanto una minaccia potrebbe trasformarsi in realtà, con il conseguente smantellamento della rosa.

Ragosta
Ragosta impegna severamente l’esordiente Compagno (foto Nino La Macchia)

La cronaca. Al 2’ Ragosta si presenta tutto solo davanti a Compagno, ma viene fermato in posizione di offside. Timida replica al 5’ di Russo. Al 9’ la prima vera palla gol è dei locali: Dieme centra il palo, poi è Compagno a bloccare la conclusione di Ragosta. Poi si vede il Messina: prima è Rao a bloccare la forte conclusione di Dascoli, poi al 14’ è Genevier, a segno anche domenica a Cittanova, a sbloccare il match. Perfetti il suo inserimento sul primo corner conquistato dagli ospiti e il destro da posizione defilata, che non lascia scampo all’estremo difensore gelese. L’ACR prende fiducia e sfiora anche il raddoppio: tra il 19’ e il 20’ è decisivo Rao sul colpo di testa di Petrilli e poi su Genevier e Rabbeni. Al 27’ clamorosa chance sprecata da Alma, a pochi metri dalla porta, dopo la respinta sulla conclusione a botta sicura di Schisciano. Poi, dopo una mezzora molto vivace, i ritmi si abbassano, complice anche il gran caldo. Bisogna attendere il 40′ per la prevedibile conclusione dalla distanza di Alma. Squadre al riposo sullo 0-1. Troppi gli errori commessi dai locali, come d’altronde era accaduto anche domenica contro la Palmese.

Genevier
Genevier ha arretrato il proprio baricentro per via delle assenze in difesa (foto Nino La Macchia)

In avvio di ripresa è ancora una volta bravissimo Compagno su Schisciano e Alma, prima del rinvio operato dalla retroguardia peloritana. All’8′ ghiotta anche l’opportunità sprecata da Dieme, dopo un buon inserimento sulla punizione battuta dal neo-entrato Mannoni. Davvero imprecisi i locali, che in questo avvio di stagione hanno conquistato due vittorie e due pareggi in campionato, battendo il Città di Messina al “Franco Scoglio” per 4-3. A questo punto Infantino opera i primi cambiamenti: dentro Arcidiacono per Rabbeni e Guehi per Pizzo. Al 13′ è debole la conclusione di Ragosta. In questa fase i peloritani sembrano arretrare eccessivamente il proprio baricentro. Viene inserito anche Gambino per Petrilli. Il Gela conquista quattro corner in rapida successione, a conferma di una netta supremazia territoriale: si rendono insidiosi Brugaletta e Misale. Il tecnico ospite non può essere soddisfatto, ma probabilmente pesa anche un calo fisico dovuto al richiamo della preparazione appena effettuato. Con il passare dei minuti sembra comunque attenuarsi anche la spinta dei locali, con Cocimano che rimpiazza Bossa: il Messina torna così a quattro under.

Dascoli
Dascoli in marcatura su Ragosta (foto Nino La Macchia)

Al 29′ clamorosa ingenuità di Guehi, che frana in area su Ragosta. L’ex attaccante giallorosso non sbaglia dal dischetto e ristabilisce la meritata parità. A questo punto il Messina si risveglia dal torpore e cambia letteralmente marcia. Infantino è costretto a esaurire i cambi per i crampi di Biondi, rimpiazzato da Carini. Al 36′ Gambino va a un passo dal 2-1: Rao blocca in due tempi. Due minuti dopo l’ex attaccante della Caratese non arriva sul traversone di Carini: sprecata una ghiotta chance. La punta agrigentina potrebbe farsi perdonare subito dopo, quando Rao si rifugia in corner. Gioco fermo poi per l’infortunio dello sfortunato Guehi, che lascia i compagni in dieci: sette i minuti di recupero. Al 50′ termina fuori il tentativo di Federico, necessaria quindi la lotteria dei rigori. Dal dischetto Compagno in tuffo neutralizza il terzo rigore battuto dal Gela, da Mannoni. Poi Misale spedisce il pallone sulla traversa. Finisce 5-3 per il Messina, che trasforma tutti e quattro i penalty con Cocimano, Carini (nonostante un tocco di Rao), Arcidiacono e Genevier.

Genevier
Il Messina celebra la rete di Genevier (foto Nino La Macchia)

Il tabellino. Gela – Messina 3-5 ai rigori (1-1 al 90′)
Marcatori: al 14’ pt Genevier (M), al 29′ st Ragosta (G) su rigore.
Successione rigori: Cocimano (M) gol, Alma (G) gol, Carini (M) gol, Montalbano (G) gol, Arcidiacono (M) gol, Mannoni (G) parato, Genevier (M) gol, Misale (G) traversa.
Gela: Rao, Mileto, Caruso, Mauro (37′ st Federico), Brugaletta (K), Misale, Alma (VK), Schisciano (24′ st Di Domenico), Dieme (24′ st Montalbano), Burato (1′ st Mannoni), Ragosta. In panchina: Pizzardi, Sicignano, Polito, Cuzzilla, Khouaja. Allenatore: Zeman.
Messina: Compagno, Dascoli, Russo, Genevier (K), Cimino, Traditi, Petrilli (15′ st Gambino), Bossa (VK; 27′ st Cocimano), Pizzo (8′ st Guehi), Rabbeni (8′ st Arcidiacono), Biondi (33′ st Carini). In panchina: Ragone, Barbera. Allenatore: Infantino.
Arbitro: Giovanni Sanzo di Agrigento.
Note – Ammoniti: al 26′ st Arcidiacono (M), al 41′ st Caruso (G). Corner: 8-5. Recupero: 1′ pt e 9′ st.

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