Guarda la metà mezza piena del bicchiere il tecnico del Messina Pietro Infantino, dopo il pareggio colto sul campo della Cittanovese, nonostante un doppio vantaggio: “Abbiamo disputato una grandissima partita su un campo difficile. Non era il Messina visto due settimana fa a Barcellona. Ho visto una squadra propositiva, a tratti ancora sulle gambe, perché stiamo lavorando duramente e sapevamo di dovere soffrire fisicamente”.
Sotto accusa è finita la difesa, che ha già incassato dieci reti in quattro gare ed è la più battuta del girone insieme a quella della Sancataldese. L’ex allenatore dell’Acireale ha replicato così ai microfoni di Radio Amore: “Abbiamo sofferto sui calci piazzati e me lo aspettavo, su questo campo piccolo loro sono molto strutturati e a noi è pesata l’indisponibilità di Cossentino. Poi c’è anche la qualità degli avversari, che schieravano tre attaccanti importanti per la categoria. Ci siamo comportati molto bene”.
La tifoseria al seguito, come sempre numerosa, non ha nascosto tutto il suo disappunto. Infantino risponde così ai sostenitori giallorossi: “Volevano la vittoria, peccato non sia arrivata. La contestazione ci sta, c’è amarezza a guardare la classifica. Ma lavorando così ci toglieremo grandi soddisfazioni. Abbiamo giocato palla a terra e prodotto tante palle gol, con azioni manovrate. Abbiamo costruito le azioni utili per chiudere la partita, dobbiamo ripartire da qui”.
Pesa anche il ritardo atletico, che soltanto da due settimane sta fronteggiando il neo preparatore Giuseppe Finocchiaro: “Sono contento della squadra e di Cimino, che si è calato in un ruolo che aveva ricoperto in passato. Peccato perché i tre punti ci avrebbero dato grande slancio. Si vede l’impegno. siamo partiti da sottozero e il risultato non premia un’ottima prestazione. Fisicamente eravamo a terra, da due settimane i ragazzi hanno un altro passo. L’ultimo quarto di gara i cambi hanno dato nuova linfa”.