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Cicchetti: “Gambino e Cossentino profili da Messina. Con Raffaele stima reciproca”

I primi due colpi del mercato giallorosso hanno un filo conduttore, che è il loro procuratore Alessandro Cicchetti, già noto a Messina e in provincia. Gambino e Cossentino si sono legati all’ACR dopo una contrattazione lampo: “La trattativa è stata piuttosto agevole. C’era l’interesse forte di società e tecnico. Sciotto e l’intera dirigenza hanno voluto fortemente i ragazzi. Hanno pesato l’importanza della piazza e la voglia di vincere della città e del presidente”.

Giuseppe Gambino
Giuseppe Gambino con la maglia del Cosenza

Giuseppe Gambino si presenta in riva allo Stretto con una dote di oltre 160 reti realizzate in carriera tra C e D: “Il suo curriculum parla chiaro. Ha grande voglia di rivalsa, dopo avere vissuto una stagione particolare per varie situazioni. Ha volontà e determinazione incredibili. Dal punto di vista economico ha compiuto una grande rinuncia, consapevole di entrare a far parte di un progetto rilevante”.

Tantissima C e D da protagonista con Torres e Latina invece per Cossentino, cresciuto nel vivaio del Palermo, con cui esordì in A circa dieci anni fa: “Alberto ha una storia importante – sottolinea Cicchetti –. È un ottimo giocatore e un ragazzo eccezionale, di grandi valori. Un profilo da Messina e d’altronde è stata un’idea condivisa dalla società”.

Mister Peppe Raffaele siede in panchina accanto al responsabile dell'area tecnica, Salvatore Grasso (foto Puccio Rotella)
Peppe Raffaele e il responsabile dell’area tecnica Salvatore Grasso (foto Puccio Rotella)

Hanno pesato anche i rapporti intercorsi con il tecnico Giuseppe Raffaele e l’ex responsabile dell’area tecnica dell’Igea Virtus Salvatore Grasso: “C’è stima reciproca. Avevo già portato a Barcellona i vari Biondi, Lescano, Di Grazia e Cozza, quindi è un rapporto che si consolida. Ma l’obiettivo è il bene del Messina. Servivano giocatori idonei al progetto tecnico e umano, che spesso conta di più del primo”.

Cicchetti aveva portato altri suoi tesserati in città, nell’ACR, come Mirko Guadalupi, per la verità frenato da un infortunio, e in provincia, anche a Milazzo, dove firmò il talentuoso Andrea D’Amico.

Andrea D'Amico
D’Amico, di spalle con la maglia numero 9, e Saro Bucolo, con il tecnico dell’Avellino Vullo

Ma l’operazione più rilevante è legata sicuramente all’ex capitano Saro Bucolo: “Un guerriero, che lotta quotidianamente, mostrando un grande spirito. Dovunque va lascia un ottimo ricordo, perché i tifosi apprezzano il professionista che ci mette anima e cuore”. Considerando che l’ex milazzese ottenne a Messina due promozioni, con una novantina di presenze in tre anni, anche dal punto di vista scaramantico l’ACR del nuovo corso può contare su un precedente beneaugurante.

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