C’è tempo fino a venerdì 27 luglio per le domande di ripescaggio nei campionati di Serie B e Serie C, anche da parte delle società di Serie A che abbiano interesse a candidare le loro seconde squadre nel terzo campionato nazionale, per integrare l’organico del Campionato di Serie C 2018/2019 (in pole c’è la Juventus B, a ruota potrebbe esserci il Milan).
La domanda alla FIGC – ha chiarito il comunicato della Federcalcio – dovrà essere corredata dall’assegno circolare intestato alla F.I.G.C. di 300.000 euro, a titolo di contributo straordinario, che resta invariato rispetto all’anno scorso.
Il contestuale plico da destinare alla Lega Italiana Calcio Professionistico deve essere corredato invece dalla domanda di ammissione al Campionato Serie C 2018/2019, unitamente alla tassa di iscrizione, che per le ripescate è pari a 105.000 euro, e dalla garanzia da fornirsi esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta dell’importo di 350.000 euro, rilasciata da banche, soggetti abilitati alla emissione o società assicurative.
Ma non basta. I vertici del calcio italiano, dopo i casi legati a Cesena e Bari tra i cadetti, o quelli del Modena o del Vicenza in C, hanno deciso di correre subito ai ripari. E dalla stagione 2018-2019 è subito richiesto alle potenziali ripescate l’originale di un’ulteriore fideiussione dell’importo di 300.000 euro, rilasciata sempre da banche, soggetti abilitati o società assicurative. Un investimento che porta ad impegnare quindi oltre un milione di euro. Un autentico salasso, che sembra ridurre ulteriormente le già esigue speranze dell’ACR Messina, escluso dalle relative graduatorie che comprendono 36 squadre, in virtù della mancata disputa dei playoff promozione.